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El Techo de la Ballena

26/05/2021 By carlaita

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immagine: rivista Rayado sobre el techo de la ballena : letras, humor, pintura No. 1, Para la restitución del magma Mar. 24, 1961 – Caracas Venezuela – Graffiato sul tetto della balena : lettere, umorismo, pittura Nr. 1, Per la restituzione del magma – 24 Marzo 1961 – Caracas Venezuela

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El Techo de la Ballena (Il Tetto della Balena) è stato un collettivo di artisti visivi e scrittori dell’avanguardia venezuelana.

Attivi tra  il 1961 e il 1968 mischiarono diverse discipline: arti plastiche, poesia, fotografia, film e action art, tra le altre, per creare un’arte di carattere rivoluzionario che metteva in discussione e combatteva i valori sociali e culturali tradizionali in uno dei decenni di più grande violenza politica in Venezuela, di cui El Techo de la Ballena era  l’equivalente artistico.

La guerriglia, i postulati della sinistra intellettuale, la repressione, la città deformata dal modello di sviluppo accelerato e forzato della nascente democrazia venezuelana di Rómulo Betancourt furono il quadro di riferimento in cui si sviluppò il movimento. Nelle arti visive, utilizzarono l’estetica dell’informalismo a cui aggiunsero una forte dose di aggressività per contrastare i valori della geometria astratta, del paesaggio tradizionale e persino del realismo sociale, insieme a una strategia sovversiva e provocatoria, irrazionale e surrealista.

La sua produzione editoriale è stata cospicua, inclusi i tre numeri della rivista Rayado sobre el Techo (Graffiato sul tetto), così come le sue mostre.

I suoi membri erano, tra gli altri, i venezuelani Carlos Contramaestre, Juan Calzadilla, Caupolicán Ovalles, Edmundo Aray, Francisco Pérez Perdomo, Salvador Garmendia, Adriano González León, Fernando Irazábal, Daniel González, Gabriel Morera, Gonzalo Castellanos, Perán Erminy e gli stranieri integrati nel paese come il cileno Dámaso Ogaz e lo spagnolo JM Cruxent, Ángel Luque e Antonio Moya.

Il testo “Per la restituzione del magma” introduce la prima mostra collettiva di El Techo de la Ballena ed è uno dei suoi testi fondanti. In esso viene esposta, con linguaggio surrealista, l’attribuzione del gruppo all’informalismo, tendenza che all’epoca stava emergendo con grande forza in Venezuela.
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El Techo de la Ballena fue una agrupación de artistas plásticos y escritores de la vanguardia venezolana.

Entre los años 1961 y 1968 combinaron diferentes disciplinas: plástica, poesía, fotografía, cine y arte de acción, entre otras, para crear un arte de carácter revolucionario que cuestionaba y combatía valores sociales y culturales tradicionales en una de las décadas de mayor violencia política de Venezuela, de la cual fueron el equivalente artístico.

La guerrilla, los postulados de la izquierda intelectual, la represión, la urbe deformada por el acelerado y forzado modelo desarrollista de la naciente democracia venezolana de Rómulo Betancourt fueron el marco de referencia en el que se desenvolvió la agrupación. En la plástica, asumieron la estética del informalismo a la que le añadieron una fuerte dosis de agresividad para contrariar así los valores de la geometría abstracta, del paisajismo tradicional y hasta del realismo social, sumado a una estrategia subversiva y provocadora, irracional y surrealista.

Su producción editorial fue numerosa —incluidos los tres números de la revista Rayado sobre el Techo— al igual que sus exhibiciones.

Sus integrantes fueron, entre otros, los venezolanos Carlos Contramaestre, Juan Calzadilla, Caupolicán Ovalles, Edmundo Aray, Francisco Pérez Perdomo, Salvador Garmendia, Adriano González León, Fernando Irazábal, Daniel González, Gabriel Morera, Gonzalo Castellanos, Perán Erminy, y los extranjeros integrados al país como el chileno Dámaso Ogaz y los españoles J. M. Cruxent, Ángel Luque y Antonio Moya.

El texto “Para la restitución del magma” introduce la primera exposición grupal de El Techo de la Ballena y es uno de sus textos fundacionales. En él se expone, con un lenguaje surrealista, la adscripción del grupo al informalismo, tendencia que emergía entonces con gran fuerza en Venezuela.

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traduzione: Carla

 

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El Techo de la Ballena

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