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Eduardo Galeano A testa in giù

26/07/2022 By carlaita

collettivo culturale tuttomondo Eduardo Galeano A testa in giù

Giorno dopo giorno, si nega ai bambini il diritto di essere tali.
I fatti, che si burlano di questi diritti, impartiscono i loro insegnamenti nella vita quotidiana. Il mondo tratta i bambini ricchi come se fossero denaro, affinché si abituino ad agire come agisce il denaro. Il mondo tratta i bambini poveri come se fossero rifiuti, affinché diventino dei rifiuti. E quelli che stanno in mezzo, i bambini che non sono né ricchi né poveri, li tiene legati alla gamba del televisore, perché fin da molto piccoli accettino, come destino, una vita prigioniera. I bambini che riescono a essere bambini hanno molta magia e molta fortuna.
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Día tras día, se niega a los niños el derecho a ser niños.
Los hechos, que se burlan de ese derecho, imparten sus enseñanzas en la vida cotidiana. El mundo trata a los niños ricos como si fueran dinero, para que se acostumbren a actuar como el dinero actúa. El mundo trata a los niños pobres como si fueran basura, para que se conviertan en basura. Y a los del medio, a los niños que no son ricos ni pobres, los tiene atados a la pata del televisor, para que desde muy temprano acepten, como destino, la vida prisionera. Mucha magia y mucha suerte tienen los niños que consiguen ser niños.

Eduardo Galeano

da A testa in giù: la scuola del mondo alla rovescia, Sperling & Kupfer, 1999
de Patas arriba. La escuela del mundo al revés, Siglo XXI Editores, 1998
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Eduardo Galeano A testa in giù cctm a noi piace leggere bambini

traduzione: Marcella Trambaioli

foto: Chris Steele-Perkins – fair use

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Eduardo Galeano (Montevideo, 1940 – Montevideo, 2015) ci ha abituato alla sua prosa sarcastica e pungente e riesce ad essere divertente e di lettura immediata, pur dicendo cose veramente infuocate e durissime.

I commenti che appaiono sui quotidiani, gli interventi a convegni o a incontri vengono da lui sempre utilizzati per le impietose denunce degli abusi dei paesi ricchi nei confronti di quelli poveri e anche quest’ultimo libro utilizza a piene mani l’ironia, o meglio il sarcasmo, per rendere efficace il messaggio.

Ma che cos’è il mondo alla rovescia, citato sulla copertina del libro? È quello che toglie ai poveri per dare ai ricchi, che sfrutta e conculca i deboli per aumentare il potere e la ricchezza di chi ha già potere e ricchezza in abbondanza.

Bisogna allora attrezzarci per muoverci in questo mondo rovesciato: prima di tutto sapere come stanno le cose frequentando una particolare scuola che spieghi il totale rovesciamento di valori in atto.

Che cosa c’è di più violento di una guerra? Eppure oggi se ne dichiara l’uso umanitario. Che cosa è più micidiale di un’arma? Eppure il suo uso è libero negli Stati Uniti, proprio perché si rifiuta la violenza e vengono fatte pubblicità televisive con le offerte più convenienti rivolte ai più giovani. La lotta alla droga è di certo meritoria, ma allora perché alcuni stati ricchi (Svizzera e Stati Uniti ad esempio), devono molto del loro benessere al riciclaggio? E perché i soldati inviati contro i narcotrafficanti dell’America latina, vengono usati per opprimere le popolazioni indifese e forse poco ossequienti di quei territori?

Sono domande a cui si può dare risposta solo se si pensa che ci sia stato un totale rovesciamento dell’etica e dei valori: allora è tutto logico, se l’unico fine delle azioni è l’accrescimento del potere economico dei grandi gruppi finanziari, veri padroni di questo mondo a testa in giù.

D’altra parte da una società che ha nella “comunicazione” il nuovo mito ed è totalmente dominata dall’incomunicabilità, in cui ogni droga naturale può essere sostituita in tempi brevissimi da una chimica ancora più micidiale, in cui vengono inventate parole per dire in modo elegante cose orribili, ci si può aspettare di tutto.

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