collettivo culturale tuttomondo Doris Bellomusto poesia
_
Bisognerebbe da morti
perdere nome e cognome
non avere tomba né urna
farsi bastare il cuore di chi resta.
Doris Bellomusto
_
illustrazione digitale Dina Carruozzo Nazzaro aka AtelierD
Doris Bellomusto (Cosenza, 02/09/1979), si è laureata in lettere classiche presso l’Università della Calabria, insegna materie letterarie presso il “Liceo G. Pascoli” di Barga, in provincia di Lucca, dove vive dal 2011.
Non ha mai dimenticato né i suoi studi classici né le sue radici meridionali. Dalle sue inestinguibili nostalgie sono nate le raccolte di poesie “Come le rondini al cielo”, edizioni “Tracce”, pubblicata nel Marzo 2020 , “Fra l’Olimpo e il Sud”, Poetica edizioni, 2021 e “Nuda” Ladolfi Editore, 2022.
Alcune sue poesie sono risultate vincitrici in occasione di concorsi letterari e pubblicate all’interno di antologie di autori vari.
Non so spiegare cosa sia per me la poesia, ma credo sia giusto presentarmi a chi mi legge. Scrivo in versi imperfetti e non ho cura della metrica.
Ho cura del suono che creano le mie parole, della musica o del rumore che possono fare nel cuore dell’altro. Scrivo per alleggerire il carico dei giorni, per stanare l’anima che si nasconde nella prosa ordinaria della quotidianità. La poesia si nasconde e io la cerco negli aspetti più prosaici del mio vivere, ma la poesia è anche nascondiglio e riparo.
Mi veste la poesia e nello stesso mi spoglia. Indosso abiti leggeri quando scrivo, mi spoglio delle mie convinzioni e scopro aspetti inediti del mio mondo, ma soprattutto del mio modo di stare al mondo. La poesia mi svela un segreto da niente, ma che spesso si dimentica, mi insegna che non si sta al mondo, si sta nel mondo. È un tuffo, un’immersione la poesia e io spero di fare un po’ di bene a chi mi legge.
Doris Bellomusto
collettivo culturale tuttomondo Doris Bellomusto poesia