collettivo culturale tuttomondo The Uncomfortable design
Uncomfortable, scomodo.
Così si chiama il progetto dell’architetto Katerina Kamprani, che attraverso la creazione di oggetti totalmente inutili ci ricorda quanto il design, slegato dai contesti di utilizzo quotidiano delle persone, non valga niente.
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foto: Katerina Kamprani, The Uncomfortable, Rain Boots, 2012
The Uncomfortable is a collection of deliberately inconvenient everyday objects by Athens-based architect Katerina Kamprani.
Il mio obiettivo è quello di decostruire il linguaggio del design invisibile di semplici oggetti di uso quotidiano e modificarne le loro proprietà vitali per sorprendervi e farvi ridere; ma anche per aiutarvi ad apprezzare la complessità e la profondità delle interazioni con il più semplice degli oggetti che ci circondano.
Da povero designer ho iniziato il progetto realizzando visualizzazioni concettuali in 3D, ma recentemente ho deciso di spendere tutti i miei risparmi per produrre prototipi, perché cosa sarebbe il mondo se non ci fossero oggetti scomodi là fuori?
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This project started after I failed to finish my studies in industrial design around 2011 and it has continued to grow ever since.
My goal is to deconstruct the invisible design language of simple everyday objects and tweak their fundamental properties in order to surprise you and make you laugh. But also to help you appreciate the complexity and depth of interactions with the simplest of objects around us.
As a poor designer I have started the project by making conceptual 3d visualisations, but recently I have decided to spend all my savings to produce prototypes, because what would the world be if there were no Uncomfortable objects out there?
Katerina Kamprani
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foto: Katerina Kamprani, The Uncomfortable, Rain Boots, 2012
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