cctm collettivo culturale tuttomondo Amélie Nothomb (Belgio)
Lo spirito umano soffre di una carenza intellettuale fondamentale: per fargli comprendere il valore di una cosa, bisogna privarlo di quella cosa.
Amélie Nothomb
da Attentato, Voland, 1999
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foto Gerard Hermand – fair use
Amélie Nothomb è una scrittrice belga francofona, nata a Etterbeek (Bruxelles) il 9 luglio 1966.
Nata Fabienne Claire, ha poi adottato il nome di Amélie insieme a un luogo e data di nascita alternativi (Kobe, Giappone, 13 agosto 1967). Autrice molto prolifica, dalla pubblicazione del suo primo romanzo, Igiene dell’assassino nel 1992, la Nothomb pubblica un libro all’anno.
Nota anche per gli atteggiamenti istrionici (ad esempio le palandrane nere con improbabili e altissimi cappelli a cilindro che indossa nelle sue apparizioni in pubblico e sugli schermi televisivi), la Nothomb è commendatrice dell’Ordine della Corona e ha ricevuto il titolo di baronessa dal re Filippo del Belgio.
Il suo romanzo Stupore e tremori ha vinto il Grand Prix du roman dell’Accademia francese nel 1999 e nel 2015 è stata eletta all’Accademia reale di lingua e letteratura francese in Belgio. Amelie Nothomb vive a Parigi e in Francia ha presto avuto quella notorietà che si è poi diffusa in tutto il mondo.
Attentato, Voland, 1999
Epiphane Otos è di una bruttezza straziante e associa alla sua deformità una totale assenza di principi morali. Solo una cosa fatalmente lo attrae: l’angelica bellezza femminile. L’incontro con l’affascinante Ethel sembra far breccia nell’animo di Epiphane. Ma quando la ragazza s’innamora di un artista sciocco e privo di scrupoli, il dramma di questo novello Quasimodo esplode in tutta la sua violenza. Umorismo spietato e finale inatteso per una moderna favola sull’amore impossibile che ci racconta anche di una società attenta solo alle apparenze.