collettivo culturale tuttomondo dizionario del diavolo illusione
illusione (s.f.) – La madre di una rispettabilissima famiglia che comprende Entusiasmo, Affetto, Abnegazione, Fede, Speranza, Carità e tanti altri bei figli e figlie.
Ambrose Bierce
da Dizionario del Diavolo, 1906
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opera: Gustav Klimt, Die jungfrauen, 1913
Un dizionario originale e unico nel suo genere, caustico, cinico, infernale. Nulla è risparmiato dagli strali ironici e dissacratori di Ambrose Bierce, uno fra gli autori più celebrati e controversi della letteratura americana.
Il Dizionario del Diavolo è un irriverente e cinico vocabolario scritto da Ambrose Bierce, giornalista e scrittore statunitense.
La prima pubblicazione risale al 1906, il titolo originale era The Cynic’s Word Book, ossia Il vocabolario del cinico, e rinominato poi nel 1911 The Devil’s Dictionary.
Attraverso le definizioni e gli aforismi contenuti nell’opera, l’autore punta il dito contro i difetti e l’ipocrisia della società statunitense della fine del XIX secolo, verso la religione la politica e la morale del tempo.
L’autore si rivolge al pubblico “verso” il quale il dizionario è destinato: Anime illuminate che preferiscono i vini secchi a quelli dolci, la sensibilità al sentimento, lo spirito all’umorismo e l’inglese corretto al gergo.
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Ambrose Gwinnett Bierce (Horse Cave Creek, 24 giugno 1842 – scomparso a Chihuahua l’11 gennaio 1914) è stato uno scrittore, giornalista, aforista e militare statunitense. (fonte Wikipedia)
È suo il celebre aforisma: “Solitudine, condizione di chi ha il difetto di dire la verità e di essere dotato di buon senso”.
Bierce deve la sua fortuna di scrittore principalmente al suo Dizionario del Diavolo, ma in realtà la sua opera va ben oltre, a cominciare proprio da quella di giornalista che vide la sua consacrazione nell’Examiner, uno dei giornali che fecero la fortuna di William Randolph Hearst, il magnate dell’editoria.