collettivo culturale tuttomondo Cecilia Meireles poesia
Perchè la scrittura sia leggibile di Cecilia Meireles (Rio de Janeiro, 1901 – Rio de Janeiro, 1964)
Perchè la scrittura sia leggibile,
è necessario disporre gli strumenti,
esercitare la mano,
conoscere tutti i caratteri.
Ma per cominciare a dire
qualche cosa che valga la pena,
è necessario conoscere tutti i significati
di tutti i caratteri,
e aver sperimentato in se stessi
tutti questi significati,
e aver osservato nel mondo
e nel transmondo
tutti i risultati di queste esperienze.
maggio, 1963
da Misura del significato e altre poesie, Petite Plaisance, 2010
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immagine: Patrizia Impagnatiello
Cecilia Meireles (Rio de Janeiro, 1901 – Rio de Janeiro, 1964) è stata una poetessa, insegnante e giornalista brasiliana.
Come insegnante, ha studiato lingue, letteratura, musica, folclore e teoria dell’educazione. A diciotto anni ha pubblicato il suo primo libro di poesie (Espectro), una raccolta di sonetti simbolisti. Anche se ha vissuto sotto l’influenza del modernismo, nella sua opera è ancora presente l’eredità del simbolismo così come le tecniche e le influenze del Classicismo, di Gongora, del Romanticismo, del Parnassianismo, del Realismo e del Surrealismo; per questo largo spettro di influenze la sua poesia viene spesso definita “atemporale” dalla critica… continua a leggere su Wikipedia
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Secondo lo scrittore e poeta Mario de Andrade (1893-1945), l’opera di Cecília Meireles (Rio de Janeiro 1901-1964) costituisce un parametro di qualità come pochi nella storia della letteratura brasiliana.
«Abitatrice delle spiagge, di alte spume», come confessa nella poesia ‘Spiaggia’, Cecília Meireles ha cercato sempre di percorrere il suo cammino da solitaria, in margine a gruppi e a movimenti letterari. Non per questo ha rinunciato a introdurre nella sua poetica elementi estetici delle principali correnti nelle quali andava delineandosi, ai suoi tempi, la letteratura brasiliana. E, infatti, nei suoi versi si armonizzano un certo simbolismo e una straordinaria libertà ritmico-formale. Essi sono espressione di una esperienza lirica che trova corrispondenza solo in poeti come Rilke, Tagore e Lorca. Cecília porta alle estreme conseguenze l’invenzione poetica come «sentimento trasformato in immagine» secondo la felice espressione di Benedetto Croce. Ciò che conta però è constatare, come la stessa Meireles sostiene, che «la poesia è un grido, ma un grido trasfigurato». (by Mirella Abriani)
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