cctm collettivo culturale tuttomondo Betty Smith (USA)
Momento magico, quello in cui il bambino si rende conto di saper leggere le parole stampate.
Per un lungo periodo, Francie non aveva fatto altro che pronunciare le lettere ad una ad una, sillabando e poi riunendo i suoni fino a formare le parole. Un giorno, gettando uno sguardo sul libro, la parola “topo” le apparve intera e carica di significato. Guardò la parola e l’immagine di un topo grigio le traversò la mente. Lesse ancora e quando incontrò la parola “cavallo” sentì l’animale battere a terra con lo zoccolo e il sole luccicare sul suo pelo lucido. La parola “corsa” la colpì all’improvviso e si sentì un po’ affannata come se avesse appena finito di correre. Era caduto l’ostacolo fra il suono delle singole lettere e il senso della parola intera; un colpo d’occhio era sufficiente e la parola stampata acquistava un significato. Francie lesse rapidamente qualche pagina e fu sul punto di svenire per l’emozione.
Aveva voglia di gridarlo a tutti: sapeva leggere! Sapeva leggere! A partire da quel giorno il mondo le appartenne attraverso la lettura.
Non sarebbe mai più stata sola e non avrebbe mai sentito la mancanza di un’amica intima. I libri divennero i suoi amici. Ne aveva per tutti i momenti: le poesie erano dolci compagni; i libri di avventura erano i benvenuti quando era stufa di quiete. Adolescente, sarebbe venuto il turno delle storie d’amore e, se desiderava conoscere qualcuno, leggeva una biografia. Il giorno in cui si accorse di saper leggere si ripromise di leggere un libro al giorno per tutta la vita.
Betty Smith
da Un albero cresce a Brooklyn, Neri Pozza, 2008
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foto: Baptiste Sibé – fair use
traduzione: Antonella Pietribiasi
Betty Smith, pseudonimo di Elisabeth Lillian Werner, nasce nel 1896 a Brooklyn da genitori figli di immigrati tedeschi.
Scrittrice soprattutto di teatro, nel 1943 pubblica Un albero cresce a Brooklyn, cui seguiranno Tomorrow will be better (1947), Maggie-Now (1958) e Joy in the morning (1963). Muore nel 1972.
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