cctm collettivo culturale tuttomondo Antonio Tabucchi da Sostiene Pereira
La smetta di frequentare il passato, cerchi di frequentare il futuro.
Antonio Tabucchi
da Sostiene Pereira, Feltrinelli, 1994.
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foto: Caras Ionut – fair use
Antonio Tabucchi (Pisa, 1943 – Lisbona, 2012) è stato uno scrittore, critico letterario e traduttore italiano.
Esordisce come scrittore nel 1975 con il romanzo Piazza d’Italia . Professore dell’ Università di Siena, ha insegnato in prestigiose Università straniere ed è riconosciuto come uno dei più profondi conoscitori e divulgatori dell’opera di Fernando Pessoa.
Nel 1981 pubblica Il gioco del rovescio, che gli vale il Premio Viareggio. Il suo romanzo più famoso è Sostiene Pereira, pubblicato nel 1994 e vincitore del Premio Campiello.
Fra i suoi libri: Piazza d’Italia (1975, 1993), Il piccolo naviglio (1978), Il gioco del rovescio (1981, 1989), Piccoli equivoci senza importanza (1984), Requiem (scritto in portoghese, 1992), Sostiene Pereira (1994), La testa perduta di Damasceno Monteiro (1997), Si sta facendo sempre più tardi (2001), Tristano muore (2004), Il tempo invecchia in fretta (2009), Viaggi e altri viaggi (2010). Questa casa editrice ha pubblicato Donna di Porto Pim (1983, 2022), Notturno indiano (1984, 2022), I volatili del Beato Angelico (1987), Sogni di sogni (1992), Gli ultimi tre giorni di Fernando Pessoa (1994), La gastrite di Platone (1998), Racconti con figure (2012), L’automobile, la nostalgia e l’infinito (2015). Ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.
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Pubblicato nel 1994, “Sostiene Pereira”, è uno dei libri più celebri di Antonio Tabucchi (1943 – 2012).
La storia inizia una mattina d’estate del 1938, a Lisbona, nel pieno del regime di Salazar. Pereira è un uomo anziano e abitudinario, direttore della pagina culturale di un modesto giornale locale del pomeriggio. Occuparsi solo di letteratura lo tiene lontano dalla vita vera, da quello che sta accedendo in Portogallo. La scelta di non interessarsi alla politica lo fa apparire, almeno inizialmente, come una figura mediocre e inetta. Ma Pereira non rientra nella categoria degli antieroi del Novecento, perché non è un personaggio ambiguo, incapace di prendere una posizione: è semplicemente addormentato. Il romanzo descrive una una sorta di risveglio, che trasforma la sua natura di uomo
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