collettivo culturale tuttomondo Antonio Semproni (Italia)
Strada di Antonio Semproni (Tivoli, 1988)
I vecchi sbarrano la strada ai giovani
così che per percorrerla
dovranno farsi anch’essi vecchi
i giovani si lanciano sulla strada
come il vento
per spazzare via i vecchi
la dichiarazione di belligeranza non fu fatta né dai vecchi né dai giovani
ma dalla strada
quando divenne a senso unico
da Mercati & Mercati, Transeuropa, 2022
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Antonio Semproni (Tivoli, 1988) vive tra Tivoli e Roma.
Ha pubblicato una raccolta di poesie in rima: Rime in prima copia, Controluna edizioni, 2020 (attestato di merito al Premio Lorenzo Montano 2022).
Nela 2022 ha pubblicato Mercati & Mercati, ed. Transeuropa.
Sue poesie sono apparse su vari blog (tra cui Niedern Gasse, L’Altrove – Appunti di poesia, Cartesensibili e Poeti Oggi) e un suo racconto breve è apparso sul blog Gorilla Sapiens Finzioni. Suoi contributi su temi economici sono apparsi sulla pagina in rete della rivista La Fionda.
Mercati & Mercati è una raccolta di poesie sull’economia di libero mercato e sulle sue ricadute: dalle morti bianche (sotto questo triste segno si apre la silloge) alla precarizzazione e costituzione di quello che Marx chiamava esercito industriale di riserva.
Nella raccolta si avvicendano le vittime di questo sistema, come la donna delle pulizie priva di assistenza sanitaria, la cameriera senza straordinari retribuiti, l’operatore del call center costretto ad auto-imprenditorializzarsi o i senzatetto da sgomberare.
Sul banco degli imputati salgono, fra i tanti (e oltre al capitalismo e alle dottrine neoliberiste), la globalizzazione, che ha rimosso “le colonne d’Ercole al capitale”, e la fede incrollabile nella capacità dei mercati di auto-regolarsi, come se un’intelligenza divina fosse ad essi immanente.
Un insieme di brani enuclea una vera e propria mutazione antropologica indotta dal concetto – ormai comune nel vocabolario mainstream – di resilienza: gli uomini sono divenuti flessibili ed elastici come gomma, se non addirittura “della stessa consistenza dell’acqua”; questa prepotente mutazione ha in breve reso il posto fisso un “retaggio di età medievale/tutt’al più di uno spirito romantico” e ha probabilmente riscritto per la generazione che verrà una pagina senza diritti, completamente “bianca”.
Pure l’intervento di un qualsiasi deus ex machina (nella raccolta esemplificativamente Batman) risulta quasi sempre strumentale alla ricostituzione dell’ordine neoliberista, mentre la sola via a disposizione delle classi calpestate è l’unione, la formazione di “un ingranaggio perfetto/un mastodontico orologio/che segnerebbe le ore contate del padrone”.
collettivo culturale tuttomondo Antonio Semproni (Italia)