cctm collettivo culturale tuttomondo Antonia Storace La schiena di una donna
La schiena di una donna
è roba per intenditori.
Ad amarne la bocca,
gli occhi, i fianchi sodi…
si fa presto.
È un fatto da poco.
La schiena no,
la schiena è un’altra cosa.
È un privilegio di fiducia.
È la sensualità
che dà le spalle al mondo
e guarda avanti.
La schiena è femmina,
e quando si volta…
lo fa perché non teme inganni.
È spavalda, audace, baldanzosa.
Ha un binario unico
che le corre al centro.
Un solco lungo il quale colano,
dall’alto verso il basso,
le pugnalate
che non ha saputo evitare,
le carezze liquide
di certe mani belle.
La schiena non trattiene,
la forza di gravità
glielo impedisce.
La schiena sa
come lasciar andare.
È un battitore libero,
il punto più selvaggio
di una donna.
Risalirla con la bocca,
tenerla ferma con le mani…
accerchiarla in un abbraccio,
è un colpo di fortuna.
Ma certa gente non lo sa,
e per questo la trascura.
La schiena di una donna
è la sua forza,
il suo più antico cedimento.
Si inarca quando ama,
sta dritta quando deve…
lì i baci sono più belli,
i graffi fanno più male.
Per capire una donna…
Basta leggerne la schiena.
Curva o tesa, morbida o nervosa.
Se si lascia prendere,
vuol dire che si fida.
Se si gira di scatto…
è perché non torna indietro…
Antonia Storace
Illustrazione: Stefania Onidi
Antonia Storace è nata a Napoli, il 23 maggio del 1986.
È una scrittrice, una giornalista pubblicista, e un editor. Il suo esordio letterario, Donne al quadrato, edito da Viola Editrice (2015) si è rivelato un vero e proprio caso editoriale: ancora oggi, a distanza di sei anni dalla prima pubblicazione, rientra nel novero dei bestseller Amazon, nella sezione Poesia e Teatro. Alcuni dei brani in esso contenuti hanno preso parte al reading letterario Parole Note a cura di Radio Capital.
Di se stessa dice: “Corro all’alba, arrivo in anticipo, mangio sfogliatelle al banco, viaggio in treno, guardo lontano”.
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