collettivo culturale tuttomondo Andrea Pazienza Amo
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Amo.
Al di là e oltre, è un mare di pennarelli,
ed il mio amore per i pennarelli è secondo solo
all’amore che nutro per me stesso.
Pennarello è bello, e se sai usarlo, se lo ami,
sa darti soddisfazioni,
diventa te, diventa tuo itsmo,
ne ricordo uno, enorme, bleu,
dopo tre anni cominciò ad avere la lingua secca,
e presi ad usarlo per le sfumature ghiaccio delle
mie nuvole, era un buon pennarello, e mi dispiacque
quando morì, morì per aver perso il tappo.
Amo Hugo Pratt, Wolinsky e Pichard, amo
Parker e Johnny Hart, amo Mell Lazarus, Smythe,
Pericoli e Pirella, amo Chiappori, Toppi, Battaglia,
amo Quino, amo Mordillo, amo Fremura e Chaval,
Sangio, Schultz, Bretechester,… Breccia & Lovecraft.
Amo Fosse,
e i deserti di Electra Glide.
Amo le Marlboro, le MS;
amo i pantaloni vissuti,
amo i cocktail di cioccolato e la coca cola con gi
amo la panna e la besciamella e la maionese.
Amo le bretelle di cuoio,
le maglie a tinta unita, larghe,
i calzini da tennis;
amo Woodhause,
amo Linus,
i miei baffi,
i vecchi soprabiti.
Amo lo yogurt,
amo gli inchiostri rosa.
Amo Tzara
Duchamp
Susanne Duchamp
Man Ray e Litterature,
Il Cabaret Voltaire e Guillaume Apollinaire,
Amo Monsieur Antipyrine,
Arp,
la Die Neue Kunst,
Ball,
Maurice Barres, accademico,
André Breton,
Tatlin e il costruttivismo,
Dino Colalongo,
amo Arthur Cravan, Dufy,
Max Ernst,
l’Happening, il New DADA e la Pop Art,
amo Heartfeld,
Hanna Hoch,
Lacerba e Giovanni Papini,
Amo Georges Mathieu,
amo Ezra Pound, fascista,
amo Richter,
e Georges Ribemont Dessaignes,
e Balla Boccioni segantini severini carrà;
e Marinetti Filippo Tommaso, fascisti,
Sironi,
amo Manzoni, Pistoletto,
Mondrian,
li amo
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Andrea Pazienza, 1977
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Andrea Pazienza Amo