collettivo culturale tuttomondo Amazzonia /Amazonia
L’Amazzonia, nota anche come Foresta Amazzonica, è una foresta pluviale tropicale nel Bacino dell’Amazzonia in Sud America.
L’area conosciuta dell’Amazzonia supera i 7 milioni di km² (circa 1,75 miliardi di acri), anche se la zona boschiva ne occupa circa 5,5 milioni. La foresta è situata per circa il 65% del territorio in Brasile, ma si estende anche in Colombia, Perù, Venezuela, Ecuador, Bolivia, Guyana, Suriname e Guyana francese… continua a leggere su Wikipedia
La Amazonia, también denominada Amazonía, es una vasta región de la parte central y septentrional de América del Sur que comprende la selva tropical de la cuenca del Amazonas.
Las adyacentes regiones de las Guayanas y el Gran Chaco también poseen selvas tropicales, por lo que muchas veces se le considera parte de la Amazonia… siga leyendo Wikipedia
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Allarme Greenpeace sul dilagare di incendi in Amazzonia: l’organizzazione ha diffuso nuove immagini realizzate sorvolando le aree colpite, che mostrano come i roghi interessino anche le aree protette.
Mentre la foresta amazzonica continua a bruciare, denuncia Greenpeace in un comunicato, il governo Bolsonaro, dopo aver proposto una moratoria agli incendi e aver inviato l’esercito, lo scorso venerdì ha fatto dietrofront, annunciando la sospensione di tutte le operazioni per combattere la deforestazione in Amazzonia, gli incendi nel Pantanal e nelle altre regioni.
Secondo l’Istituto brasiliano di ricerche spaziali (INPE), in agosto si sono registrati 29.308 incendi, il secondo valore più alto negli ultimi 10 anni, e lo stato di Amazonas ha registrato il più elevato numero di incendi della sua storia, oltre 8.000. A causa di problemi tecnici del satellite NASA registrati a metà agosto, i dati potrebbero essere addirittura rivisti al rialzo. “Se l’Amazzonia continua a bruciare rischiamo di spingere verso il punto di non ritorno un bioma già in grave pericolo, con gravi conseguenze per il clima del Pianeta.
Il problema però non è solo l’indifferenza del governo Bolsonaro, ma anche la connivenza dell’Unione europea, che sta discutendo l’approvazione del Mercosur, un accordo commerciale con Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay.
Se approvato, creerebbe un quadro giuridico ed economico destinato ad aumentare il commercio – e quindi la produzione e il consumo – di carne, mangimi e altri prodotti già fortemente legati alla distruzione dell’Amazzonia, alla crisi climatica in corso e alla violazione dei diritti umani” dichiara Martina Borghi, della campagna foreste di Greenpeace.
Per informare e mostrare il legame tra le scelte fatte in Europa e gli incendi in Amazzonia, le volontarie e i volontari di Greenpeace, sabato 5 settembre, saranno presenti in 14 città italiane con iniziative di sensibilizzazione. La richiesta di nuovi terreni per i pascoli e per la produzione di mangime a basso costo destinato anche ai nostri allevamenti intensivi è la spinta maggiore a incendi e deforestazione. Nella maggior parte dei casi, infatti, gli incendi in Amazzonia – e in numerose altre foreste dell’America Latina – vengono innescati deliberatamente per gli interessi dell’agroindustria.
AGI
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foto dal web
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