cctm collettivo culturale tuttomondo Adelia Prado (Brasile)
di Adelia Prado (Divinópolis, 1935)
Oggi sono vecchia così come desidero essere,
senza alcun imbarazzo.
Ho scambiato tutti i desideri con i ricordi
e una tazza di tè.
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foto: Aino Kannisto – fair use
Adélia Prado, una delle voci più originali della poesia brasiliana contemporanea, è nata nel 1935 a Divinópolis, nello Stato di Minas Gerais, terra che ha dato grandi poeti come Carlos Drummond de Andrade e Murilo Mendes, solo per citarne due.
Madre di cinque figli, già dalla prima raccolta, Bagagem, del 1976, pubblicata a quarant’anni, ha stupito e scosso il mondo letterario brasiliano per la singolarità della sua voce lirica. Da allora il suo percorso è stato un crescendo, con più di dieci libri di poesia e prosa pubblicati, con premi letterari importanti e traduzioni in molte lingue.
Nella poesia della Prado si fondono elementi di uno spiccato misticismo con una sensualità tutta femminile, di donna che rivendica orgogliosamente gli aneliti e le aspirazioni anche del corpo oltre che dell’anima.
La sua è poesia di cose, persone e luoghi in cui lei recupera la propria storia familiare, il rapporto con i genitori e con tanti altri personaggi umili ed eroici delle piccole città, in una regione apparentemente al margine della storia, in un tempo rallentato rispetto a quello delle grandi città del centro-sud del paese: un tempo e un luogo in cui persone e cose hanno una sacralità intrinseca e naturale. Lei ripercorre, come per salvarli dalla dimenticanza e dalla cancellazione del tempo, gesta di vite meste, voci basse, corpi discreti, atti premurosi che nascondono, per umiltà, una grande commozione.
È necessario vedere bene, leggere nelle piccole cose di ogni giorno, come fa lei, per estrarre le pietruzze di poesia che ci offre.
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