cctm collettivo culturale tuttomondo Eduardo De Filippo Per esempio
Io ho dovuto pagare un prezzo molto alto durante la mia vita, ho dovuto pagare sempre, sempre. E a furia di pagare, certe cose, oggi, non mi riescono più. Per esempio non mi riesce più di avere molta fiducia nella gente, non mi riesce di farmi degli amici veri, talvolta non mi riesce neppure di credere negli affetti. Io non sono una vittima, beninteso: anzi, mi sono sempre difeso bene. Ma l’unica cosa in cui credo davvero, oggi, e in cui sono riuscito ad essere forte, sempre, è il mio lavoro d’attore e di commediografo.
Eduardo De Filippo
intervistato da G. Livi per Epoca a. XIII, n. 592, 4 febbraio 1962
foto: Eduardo De Filippo
Eduardo De Filippo (Napoli, 1900 – Roma, 1984) è stato un drammaturgo, attore, regista, sceneggiatore e poeta italiano. È considerato uno dei più importanti drammaturghi italiani del XX secolo.
Era figlio naturale di Eduardo Scarpetta, uno dei più importanti drammaturghi napoletani dell’epoca, e di Luisa De Filippo, una sarta teatrale. I suoi fratelli erano Titina e Peppino De Filippo, anch’essi attori e drammaturghi.
Eduardo De Filippo iniziò la sua carriera teatrale nel 1917, quando debuttò a soli 17 anni in una commedia di suo padre. In seguito, fondò con i suoi fratelli la compagnia teatrale “Teatro Umoristico I De Filippo”, che riscosse un grande successo in tutta Italia.
Eduardo De Filippo scrisse oltre 40 commedie, tra cui “Napoli milionaria!” (1945), “Filumena Marturano” (1946), “Il sindaco del rione Sanità” (1960) e “Le voci di dentro” (1961). Le sue opere sono state tradotte in molte lingue e sono state rappresentate in tutto il mondo.
Eduardo De Filippo fu anche un attore e regista teatrale di grande talento. Diresse molti dei suoi spettacoli e interpretò molti dei suoi personaggi più famosi, come Ferdinando Quagliolo in “Napoli milionaria!” e Filumena Marturano nell’omonima commedia.
Le sue opere sono ancora oggi studiate e rappresentate in tutto il mondo.
_
cctm collettivo culturale tuttomondo Eduardo De Filippo Per esempio