collettivo culturale tuttomondo 22 Iliade A.Baricco commenta
22 Iliade – A. Baricco Seconda Serata_A Baricco Commenta
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ILIADE
Un progetto di Alessandro Baricco
Canti 9-24
con Alessandro Baricco e, in alternanza nei tre reading: Stefano Benni, Michele Mauro, Mariella Fabbris, Pierfrancesco Favino, Carolina Felline, Simone Gandolfo, Elio Germano, Edoardo Nesi, Paolo Rossi, Fabrizia Sacchi, Sandro Veronesi…
Ideazione, testi e regia di
Alessandro Baricco
Progetto musicale di Giovanni Sollima
Disegni di Gianluigi Toccafondo
Luci di Guido Levi
Regia video di Paolo Gazzarra
Suono di Alessandro Borgioni
Direzione tecnica di Luigi Gremma
Coordinatore del progetto Fabrizio Grifasi
Assistente di produzione Francesca Manica
L’idea è quella di leggere in pubblico l’Iliade. Un reading lungo una dozzina di ore, diviso in tre serate. Una scena essenziale, costumi appena accennati, un grande schermo e il primo piano del lettore…(tratto dal programma della XXVII edizione di Torino Settembre Musica 2004) www.comune.torino.it/settembremusica
La vicenda ha inizio nell’olimpo, il monte sacro della mitologia greca dove dimoravano gli dei. La dea della discordia, durante un banchetto offre una mela d’oro, così scoppiò una disputa tra Afrodite dea dell’amore e Hera, sposa di Zeus, l’Atena dea della saggezza e della guerra. Loro stabilirono che Paride, uno figli del re di Troia, doveva scegliere la dea.
Paride scelse Afrodite che come ricompensa fece innamorare Elena di lui e che poi rapì. Però Elena era moglie del Dio di Sparta Menelao che, alleato con il fratello Agnenone re di Micene, diede guerra a Troia. L’esercito era pronto a salpare verso Sparta ma mancavano due condottieri, Ulisse e Achille. Ulisse si era fatto dire il futuro, e aveva scoperto che prima di venti anni non sarebbe ritornato in patria. Così si finge pazzo e si mette ad arare la sabbia buttandoci il sale.
Ma mentre arava, misero suo figlio davanti alla lama così si fermò.
Scoperto, gli diedero l’incarico di chiamare Achille per andare a combattere al loro fianco. Sua madre era la dea Tetide che si era sposata con un mortale, per far diventare immortale suo figlio, lo immerse nelle acque di un fiume, però per non farlo annegare, lo tenne per un tallone, che diventò il suo punto debole.
Sua madre scoprì che se fosse partito sarebbe morto, così lo nascose, ma Ulisse lo trovò, così spinto dallo spirito di un guerriero lo seguì. Un altro ostacolo impedisce ai greci di partire, perché la dea Artemide, dea della guerra, aveva visto il re Agamennone uccidere un cervo sacro così, per essere perdonato la dea voleva la morte di sua figlia. Lui però sostituì sua figlia con un cervo e la mandò sulle sponde del Mar Nero per diventare la sacerdotessa della dea. Tutto si risolse e le navi salparono, così come il destino stabilì Troia fu distrutta. Il Poema dell’Iliade, è costituito da 25000 versi che si articolano in 24 canti che raccontano gli episodi avvenuti nel corso di 51 giorni, durante l’ultimo anno dell’assedio.
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