collettivo culturale tuttomondo Walter Siti (Italia)
di Walter Siti (Modena, 1947)
Piangere fa venire gli occhi belli, diceva mia nonna; peccato che ora non sia capace di spremere una lacrima. Di solito sono un uomo che piange, che scioglie il catarro nelle lacrime e ne riempie fazzoletti; i materassi sobbalzavano galleggiando sul mio muco, non è per vantarmi – né per giustificarmi, del resto. La tranvata è stata forte, il muso contro la porta quando già ero sicuro di entrare.
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incipit Un dolore normale, Einaudi, 1999.
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Walter Siti (Modena, 1947) è uno scrittore, critico letterario e saggista italiano.
Ultimati gli studi alla Scuola Normale Superiore di Pisa ha intrapreso la carriera universitaria e negli anni ha insegnato presso gli atenei di Pisa, Cosenza e L’Aquila.
Siti è un apprezzato critico letterario: dopo aver pubblicato saggi su E. Montale e S. Penna (fra gli altri), è divenuto il curatore dell’opera completa di P.P. Pasolini per la collana I Meridiani di Mondadori.
A partire dagli anni Novanta ha poi acquisito una crescente notorietà come scrittore grazie a romanzi quali Scuola di nudo (1994), Un dolore normale (1999), Troppi paradisi (2006), Il contagio (2008), Autopsia dell’ossessione (2010), Resistere non serve a niente (2012, Premio Mondello 2013 e vincitore al Premio Strega 2013), Il realismo è l’impossibile (2013), Exit strategy (2014), La voce verticale – 52 liriche per un anno (2015) e Bruciare tutto (2017); nel 2018, il pamphlet Pagare o non pagare e il romanzo Bontà; La natura è innocente (2020); Contro l’impegno. Riflessioni sul Bene in letteratura (2021, Premio Viareggio-Rèpaci per la saggistica); Pasolini (2022).
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Una storia d’amore che aspira alla normalità: due uomini, un giovane e un vecchio, si incontrano e credono di poter passare insieme il resto della loro vita. Da una parte Mimmo, bel guaglione del Sud, dall’altra il professore universitario Walter Siti, che si vede rifiutare dagli editori il suo secondo libro. I due imparano a desiderarsi reciprocamente, compiono il comune percorso dall’euforia dell’innamoramento ai compromessi della serenità matrimoniale. Ma la letteratura ci si mette di mezzo. E la revisione di un inedito rigettato può diventare molto pericolosa per una storia d’amore che ha cercato di nascondere la propria meschinità. Tra biografia falsata e romanzo postmoderno, “Un dolore normale” è al tempo stesso cronaca di un disamore e sperimentazione della violenza con cui la scrittura agisce e modifica la realtà, fino ad annullarla.
collettivo culturale tuttomondo Walter Siti