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W.A.Mozart Il flauto magico

08/05/2022 By carlaita

collettivo culturale tuttomondo W.A.Mozart Il flauto magico

La Regina della Notte canta la famosissima Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen («La vendetta dell’inferno ribolle nel mio cuore») dal Flauto Magico di W.A. Mozart

Der Hölle Rache (detta anche Aria della Regina della Notte)  è senza dubbio una delle arie più celebri per soprano dell’intera storia dell’opera lirica.

Famosa per la difficoltà dei suoi vocalizzi che richiedono una elevata abilità canora da parte dell’esecutore, ma anche una vivissima attenzione da parte del pubblico, che non può non trovarsi rapito dinnanzi ai volteggi e acuti canori del soprano.

L’Aria della Regina della Notte è tratta dalla magnifica opera lirica “Il flauto magico” musicata da Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Emanuel Schikanaeder e rappresentata per la prima volta in pubblico a Vienna il 30 settembre del 1791.

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video: the Royal Opera House, Covent Garden, 27 gennaio 2003

Soprano Diana Damrau

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Il Flauto magico, in tedesco: Die Zauberflöte, K 620, è un opera in due atti composta nel 1791 da Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Emanuel Schikaneder, che non era solo un librettista, ma anche un illustre personaggio teatrale.

L’intera vicenda è un tripudio della fantasia e rappresenta tramite un’intricata trama costruita sul alterne vicende e ribaltamenti della sorte una simbolica vittoria della luce del sole sulle tenebre notturne.

Ambientata nelle oscure notti dell’esotico Egitto, la storia narra delle vicende di Tamino giovane, che innamoratosi di Pamina su esortazione della madre, la regina della notte, si propone di liberarla dalle grinfie di Sarastro. Nella sua impresa viene aiutato da Papageno, un uccellatore, e ad entrambi vengono consegnati due oggetti magici: a Tamino un flauto e a Papageno un carillon.

I due personaggi si recano dunque nel castello di Zorastro dove Pamina viene intanto insidiata da Monostatos, che però viene messo in fuga da Papageno, mentre Tamino è impegnato in altre difficile imprese e si chiede dove sia Pamina.

In realtà si scopre che Zorastro non tiene prigioniera Pamina, ma che l’intera vicenda è macchinata dalla regina della notte, che nella famosissima aria, comanda alla figlia di uccidere Zorastro altrimenti la ripudierà come figlia lanciando su di lei la sua maledizione.

Ma Pamina è aiutata dai saggi consigli di Zorastro che inviterà i due giovani innamorati ad iniziare una percorso di saggezza e purificazione – percorso dal valore altamente iniziatico e misterico che allude alle religioni esoteriche maturate in epoca ellenistica – al termine del quale potranno finalmente convolare a nozze. Aiutato dai poteri del flauto magico Tamino riesce a superare le dure prove tra a acqua e fuoco e grazie alle note del carillon Papageno trova in Papagena la compagna della sua vita.

Alla fine dell’opera sorge il sole, la regina della notte è sconfitta e l’amore trionfa sull’odio e la vendetta.

 

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