collettivo culturale tuttomondo Valentina Calista (Italia)
Di cosa siamo capaci.
Di silenzio e canto
di abbracciare gli occhi
del vicino più vicino
ora, da sempre lontano.
Stare è l’abito che indossiamo,
ci siamo riusciti ad apprezzare il sacro,
a scongiurare maledizioni, a dissolverci
nel quieto vivere che implora: resistiamo.
Restiamo.
Stiamo, come il cielo sopra le punte degli alberi
le mani sopra i seni a provocare tempesta,
le lacrime a scendere, a scavare trincee.
Stiamo, siamo, saremo, parole che infine
sanno di buono e di vero, di briciola di pane
d’amore e sale, di casa, d’incenso e chiesa, d’altare.
Volare, creare, stare.
Amare, l’infinito si fa tutti i giorni.
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Valentina Calista
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Illustrazione: Becky Blair
Valentina Calista ha vissuto e lavorato in Inghilterra, dove ha conseguito un PhD in Italian Studies alla University of Reading.
Attualmente vive in provincia di Roma e insegna Lettere. Alla Reading University si è occupata della ricezione teologica e liturgica dei Salmi nella poesia salmodica di padre David Maria Turoldo. Suoi saggi sono apparsi su varie riviste internazionali quali Italian Poetry Review (Columbia University New York). Del 2012 è la sua opera prima di poesia La vertigine dell’andatura (Edizioni Ensemble). Del 2013 è la plaquette Oltretutto, Edizioni PulcinoElefante. Del 2015 è la sua seconda opera poetica Carne Sacra. Suoi inediti sono apparsi nella rivista internazione di poesia italiana Gradiva (Stony Brook University).
Del 2015 è il racconto breve Erba e fango (Edizioni Ensemble). La sua ultima raccolta poetica è L’abbraccio che manca al mondo (Ladolfi, 2019). Recensioni al suo ultimo libro sono state pubblicate su Avvenire (22/12/2019) e su La Sicilia (05/04/2020). È anche cantautrice.
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collettivo culturale tuttomondo Valentina Calista (Italia)