cctm collettivo culturale tuttomondo kokku
Su kokku, altrimenti detto su coccu, o sa sabegia è un antichissimo amuleto sardo.
Può essere realizzato utilizzando le pietre più varie, come l’ossidiana o l’ agata . La pietra, tonda, è sempre incastonata in prata (argento). L’amuleto simboleggia l’occhio buono che si contrappone a quello cattivo attirandone lo sguardo; la sua funzione consiste nel salvare chi ne è munito, spaccandosi al posto del cuore della persona che lo indossa.
Su kokku, su còccu (chi, pro mòre de sa italianitzatziòne, si nàrat fìntzas cocco de manéra isbagliàda), connòschidu atteramènte comènte sa sabègia (dae su cadelànu atzabeja), est una pùnga, de pèdra tunda e nièdda, chi pertòcat sa traditziòne populare sarda.
Nonostante i tanti nomi, questo antico “amuleto Sardo” è usato in ogni parte dell’Isola con lo stesso significato: proteggere dal malocchio chi lo indossa.
É formato da una pietra dura incastonata tra due decorazioni in argento e richiama simbolicamente l’occhio buono che si contrappone a quello cattivo.
La pietra, rappresentata solitamente dall’ossidiana, il corallo o l’onice, serviva a assorbire il malocchio o le “mazzinas” (maledizioni in lingua sarda) in modo che queste non arrivasse alla persona.
La pietra così ha il potere di tenere al suo interno i malefici: nelle credenze popolari, quando le due coppe in argento si staccano dal gioiello significa che questo è saturo ed è necessario cambiarlo con uno nuovo e puro.
Anticamente questo amuleto sardo si regalava alle donne in attesa, alle spose o alle giovani che diventavano adulte. Veniva regalato dalla mamma, dalla madrina o dalla nonna come augurio di buona fortuna. L’amuleto era tramandato di generazione in generazione
Veniva indossato come spilla o collana, in modo che stesse all’altezza del cuore.
cctm a noi piace leggere
amuleti cctm sardegna arte amore cultura poesia italia latino america bellezza a voi piace leggere?