collettivo culturale tuttomondo Sara Comuzzo (Italia)
Le domande di Orfeo di Sara Comuzzo (Udine, 1988)
Posso aprirmi i polsi e dirti Ricuci.
Puoi indicarmi il sentiero e dirmi
Non guardare indietro.
Prendimi per mano,
portami a rincorrere i lampioni
anche se stanno fermi.
Lo spazio rubato ai gabbiani
perché siamo noi a voler leccare
le briciole
della sera più di loro.
Il cielo: un soffitto sbiadito.
Si sta sempre ad aspettare
un’alba o un tramonto
una bambola o una pozzanghera,
come una panchina
vittoriosa e troppo sola
ormai abbastanza saggia
da non badare più al conto delle stagioni.
Tenere il mare tra le braccia
è troppo facile, hai detto.
Voglio un’impresa impossibile.
Infinite le domande di Orfeo,
come le nostre,
il suo pentimento,
Cosa sarebbe oggi se non mi fossi voltato?
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foto: Sara Comuzzo
Sara Comuzzo (Udine, 1988) ha vissuto in Canada, Scozia, Australia, Nuova Zelanda, Africa, Irlanda e Inghilterra.
Ha vinto il Premio “Valerio Gentile” con la raccolta di racconti Dove nessuno può cadere (Schena Editore, 2014). Ha pubblicato 5 raccolte di poesie e una di racconti. Sue poesie sono state tradotte in spagnolo, inglese, russo e portoghese. Collabora con YAWP, nel reparto Poesia, come critica e traduttrice.
Vive e lavora in Inghilterra.
Raccolte di poesie: – Mentre loro parlano di non so cosa (Thauma, 2012) – Siamo sopravvissuti a un altro inverno (Thauma, 2014) – Invecchiano anche le rose (Il Rio, 2014) – Una Bellezza Lontana (Gnasso Editore, 2018) – Dove i Clown Vanno Quando Sono Tristi (Brè, 2020)
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Sara Comuzzo è una giovane poetessa che ha viaggiato molto e in paesi lontani l’uno dall’altro e quindi con tradizioni e usanze molto diverse tra di loro.
Ne ha certamente assorbito il segreto palpito umano e solare, integrandoli e valorizzandoli con il suo innato talento poetico: si vede subito che la nostra autrice ha buona dimestichezza con l’arte e soprattutto con la parola poetica, riuscendo a estrapolare dal tessuto di vita quotidiano e dai lampi improvvisi e spiazzanti sul mondo attorno a sé, un connotato di verità latente che si possa condividere.
L’impianto poetico della nostra autrice è dunque caratterizzato da versi decisi, perentori, dotati del giusto rimando allusivo e a volte persino ironici … (by Transiti Poetici)