cctm collettivo culturale tuttomondo Pippi Calzelunghe
Pippi si trasferisce a Villa Villacolle
C’era alla periferia della minuscola città, un vecchio giardino in rovina; nel giardino sorgeva una vecchia casa, e nella casa abitava Pippi Calzelunghe, Aveva nove anni e se ne stava lì completamente sola; non aveva né mamma né papà, e in fin dei conti questa non era una cosa atroce se si pensa che così nessuno poteva dirle di andare a dormire proprio quando si divertiva di più o propinarle l’olio di fegato di merluzzo quando invece lei desiderava delle caramelle.
Astrid Lindgren
incipit di Pippi Calzelunghe, Vallecchi, 1971
foto: Inger Nilsson nella parte di Pippi Calzelunghe, 1969
traduzione: Annuska Palme e Donatella Ziliotto
Pippi ha nove anni. Vive a Villa Villacolle con un cavallo, una scimmia e una valigia piena di monete d’oro. Non ha paura di niente: sta benissimo anche senza genitori e passa le sue giornate a inventarsi avventure con i suoi amici Tommy e Annika e raccontando storie fantastiche. Leggendo le sue storie ci si sente quasi come lei: tanto forti da sollevare un cavallo. Intere generazioni di bambini sono rimasti affascinati da Pippi. E proprio come Tommy e Annika, i lettori vengono subito coinvolti nel suo mondo di divertimento.
Astrid Lindgren (Vimmerby, 1907 – Stoccolma, 2002) è stata una scrittrice svedese per ragazzi.
Ha conquistato fama internazionale con i racconti di Pippi Calzelunghe (1945), una bambina che vive sola e sovverte l’«ordine» stabilito dagli adulti. Tra le altre opere, tutte caratterizzate da grande vivacità e da un’adesione della fantasia alla realtà quotidiana, senza traccia di moralismo, si ricordano Kalle Blomkvist, il grande detective (1946), Il libro di Bullerby (1947-52), Karlsson sul tetto (1955), Rasmus e il vagabondo (1956), Martina di Poggio di Giugno (1960), Emil (1963), Vacanze all’isola dei gabbiani (1964). In altri racconti, temi seri come l’abbandono, il lutto o il conflitto affettivo con i genitori si intessono con trame fantasy (Mio piccolo Mio, 1954; Fratelli Cuordileone, 1973) e storiche (Ronja, la figlia del brigante, 1981). Il Junnibacken di Stoccolma («Poggio di giugno», il parco per bambini) celebra gli amatissimi racconti della scrittrice.
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