collettivo culturale tuttomondo Paola Mastrocola
Paola Mastrocola (Torino, 1956) è una scrittrice e insegnante italiana.
… Lo faccio parlare. Mi racconta il mito di Orfeo. Dice più o meno così:
C’è questo Orfeo, bo’, che di mestiere mi pare fa il pastore, bo’, uno che alleva le bestie feroci. Ama una donna che mi pare si chiama Erice, Edice…? Praticamente c’è anche un altro che è innamorato di lei, e lei poi si punge, adesso non mi ricordo… mi pare con le api, e muore. Allora Orfeo va a riprendersela all’inferno, perché è anche uno che sa cantare molto bene, però dopo lei si volta… no, mi scusi prof, lui si volta e allora non la può più riprendere, perché c’è un dio… il dio… bo’, non mi viene il nome, gli aveva detto che se si voltava… lei… sì, insomma se ne andava, non doveva voltarsi, e allora è disperato.
Adesso non so voi che cosa ne pensate. Io faccio finta di niente. Non correggo. Non commento. Non voglio interrompere. Lasciamo perdere.
Alla fine mi permetto solo di ricordargli che la domanda era:
Cosa c’entra Orfeo con Petrarca, perché ne abbiamo parlato?
Silenzio.
Lo chiedo alla classe.
Silenzio.
Paola Mastrocola, Togliamo il disturbo, Guanda 2011
disegno Guido Scarabottolo
«Questo libro è una battaglia, perché la cultura non abbandoni la nostra vita e prima di ogni altro luogo la nostra scuola, rendendo il futuro di tutti noi un deserto. È anche un atto di accusa alla mia generazione, che ha compiuto alcune scelte disastrose e non manifesta oggi il minimo pentimento.»
Con queste parole Paola Mastrocola presentava il suo libro, concepito e scritto come un attacco, appunto, ai vizi e ai ritardi dell’insegnamento nel nostro Paese, responsabili principali delle carenze culturali e linguistiche di cui soffrono i giovani ai giorni nostri. Ma Togliamo il disturbo assume in realtà un significato più vasto, cogliendo e illustrando una situazione diffusa: la caduta, in Italia e non solo, di quella cultura umanistica che ha formato innumerevoli generazioni.
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