cctm collettivo culturale tuttomondo Mark Strand (Canada)
di Mark Strand (Summerside, 1934 – New York, 2014)
Non la platea di pietre
né il vento che applaude
ti faranno capire
che sei arrivato,
non il mare che celebra
solo le partenze,
non le montagne,
né le città morenti.
Niente ti dirà
dove sei.
Ogni attimo è un posto
dove non sei mai stato.
Puoi camminare
e credere che emani
la luce attorno a te.
Ma come farai a saperlo?
Il presente è sempre buio.
Le sue mappe sono nere,
escono dal nulla,
descrivono,
nella loro lenta ascesa
dentro se stesse,
il proprio viaggio,
il proprio vuoto,
la fosca, sobria
necessità del completarlo.
Nel venire in essere
sono come il respiro.
E se pure le si studia
è solo per scoprire,
troppo tardi, che quelli che
ritenevi fatti tuoi
non esistono.
La tua casa non c’è
su nessuna di quelle mappe,
né ci sono gli amici,
che aspettano che ti faccia vivo,
né i tuoi nemici,
che elencano le tue mancanze.
Ci sei solo tu,
e saluti
ciò che sarai,
e l’erba nera
sostiene stelle nere.
da L’uomo che cammina un passo avanti al buio, Mondadori, 2011
foto: Cristina Coral – fair use
traduzione: Damiano Abeni
Mark Strand (Summerside, 1934 – New York, 2014) è stato un poeta e critico letterario canadese.
Nato in una famiglia ebrea nella Prince Edward Island, in Canada, trascorse la maggior parte della sua vita negli Stati Uniti, dove studiò pittura con Josef Albers alla Yale University e conseguì una laurea magistrale in letteratura all’Università dell’Iowa.
Strand pubblicò oltre venti raccolte di poesie, numerosi saggi e traduzioni da portoghese, spagnolo e italiano, tra cui una traduzione del IV canto dell’Inferno di Dante. La sua prima raccolta, Sleeping with One Eye Open (1964), segnò l’inizio di una carriera poetica caratterizzata da uno stile minimalista, surreale e introspettivo. Le sue poesie esplorano temi come l’assenza, il vuoto, il tempo, la memoria e l’identità, spesso con un linguaggio preciso, ironico e allusivo, che crea un’atmosfera di straniamento e mistero.
Nel corso della sua carriera, Strand ha insegnato in prestigiose università americane come Columbia, Chicago, Princeton, Yale e Harvard, oltre a svolgere attività accademica anche in Brasile. Tra i riconoscimenti più importanti, ha ricevuto il Premio Pulitzer per la poesia nel 1999 con la raccolta Blizzard of One, il Premio Bollingen, la McArthur Fellowship e il Wallace Stevens Award. Nel 1990 fu nominato Poeta Laureato degli Stati Uniti, ruolo che rifiutò per non essere strumentalizzato politicamente.
La sua poesia è nota per il tema ricorrente dell’assenza e del vuoto, con figure solitarie che si muovono in paesaggi desolati, e per il concetto di “futuro anteriore”, un tempo in cui il futuro è già stato, che riflette una visione complessa e profonda del tempo e del destino. Strand è stato paragonato a Kafka per la sua capacità di catturare l’essenza sfuggente dell’esperienza umana attraverso immagini poetiche intense e suggestive.
Tra le sue opere tradotte in Italia si ricordano L’inizio di una sedia, Il futuro non è più quello di una volta, L’uomo che cammina un passo avanti al buio, Uomo e cammello e Edward Hopper – Un poeta legge un pittore.
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cctm Niente ti dirà dove sei