collettivo culturale tuttomondo Mario Luzi poesia
Poi malgré tout è fine febbraio o marzo:
la primavera non c’è ancora,
c’è, trepidante, quella luminosa nebula,
quel fuoco bianco nell’aria,
quella velatura bianca e argento,
tutto ciò che desidera il senso ci sia
in questa piega dell’anno, tutto,
la prima barca,
il primo verde dei salici,
la prima ruota d’acqua
alla virata dell’armo.
C’è tutto,
tutto incredibilmente.
_
Mario Luzi
da Per il battesimo dei nostri frammenti, Garzanti, 1985
_
_
Photo by Aniket Bhattacharya on Unsplash
Mario Luzi nasce a Castello, vicino a Firenze, nel 1914.
Nel 1932 si iscrive alla facoltà di Lettere all’università di Firenze, dove stringe amicizia con Carlo Bo e altri giovani, che si ritrovano al caffè San Marco e che costituiscono il nucleo originario della rivista “Il Frontespizio”, voce del movimento ermetico. Entra, inoltre, in contatto con i letterati della rivista “Solaria”, tra i quali si trovano Montale, Vittorini, Gadda e Bilenchi.
L’esordio letterario di Mario Luzi risale proprio a quegli anni; nel 1935, infatti, pubblica la sua prima raccolta poetica, La barca. Luzi, dopo la laurea in letteratura francese, inizia a insegnare in un istituto magistrale di Parma, ma poco tempo dopo si trasferisce a Roma, dove lavora alla rassegna bibliografica per conto dei ministeri dell’Educazione e della Cultura.
Dal ’43 fino alla fine della Seconda guerra mondiale si sposta con la moglie Elena, sposata un anno prima, in Val d’Arno, interrompendo momentaneamente la sua attività lavorativa.
Pubblica nel 1940 la raccolta Avvento notturno, che presenta le poesie composte tra 1936 e 1939, profondamente influenzate dal Simbolismo francese di Mallarmé, Rimbaud e Paul Éluard. Nel 1945 torna a Firenze e negli anni successivi pubblica le raccolte poetiche che lo consacreranno artisticamente in Italia e all’estero: Un brindisi (1946), Quaderno gotico (1947), Primizie del deserto (1952), Onore del vero (1957), Dal fondo delle campagne (1956), Nel magma (1963), Su fondamenti invisibili (1971), Al fuoco della controversia (1978).
Negli anni Ottanta Luzi riceve diversi premi e riconoscimenti: nel 1985 gli viene conferito il Premio Montale, e nel 1987 gli viene consegnato il Premio Feltrinelli per la poesia all’Accademia dei Lincei a Roma. Nel 1989 esce la raccolta dei suoi saggi, Scritti. Negli anni ‘90 pubblica Frasi incise di un canto salutare (1990), Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1994), Sotto specie umana (1999).
Nel 2004 al suo novantesimo compleanno viene nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi; pubblica nello stesso anno la raccolta Dottrina dell’estremo principiante. Nel 2005 muore a Firenze, dove viene seppelito nella Basilica di Santa Croce.
Nel 2008 viene pubblicata postuma la raccolta Lasciami non trattenermi.
collettivo culturale tuttomondo Mario Luzi poesia