cctm collettivo culturale tuttomondo Le ricette della grande letteratura Joào Guimaràes Rosa
Joào Guimaràes Rosa dal racconto Miguilim
La vita nel sertao brasiliano, che è il vero protagonista dei romanzi e dei racconti di Guimaràes Rosa, è povera e rigidamente sottomessa al caos del destino. Il luogo in cui vive Miguilim (protagonista del racconto omonimo), con il padre, la madre, i fratelli e la nonna, è sperduto in un avvallamento fra gli altipiani. Un luogo di siccità e di piogge che durano mesi («Ahi, che posto triste», esclama spesso la madre).
Certo, è sottilissimo il confine che separa la vita della natura da quella degli uomini: i pavimenti sono uguali ai sentieri, i tetti uguali al fogliame degli alberi; e per un taglio al piede, Dito, il fratello di Miguilim, muore di tetano. Miguilim non vede bene e, grazie al dottor José Lourenco, scopre il miracolo degli occhiali. Ma sarà durissimo seguire poi il dottore in città, per andare un po’ a scuola e per imparare un mestiere.
La mamma e la Rosa mettono nella borsa di Miguilim gallina con la farofa, per nutrirsi durante il viaggio; e biscotti croccanti. Ma la farofa non sarà buona come quella mangiata tante altre volte; o come quella di cui parlava il bovaro Jé («Ma la carne degli armadilli è buona con la farofa») Né vi sarà, in città, la zuppa di Siarlinda. «Siarlinda era molto buona, fece granturco bollito e formaggio, per Miguilim. Il bovaro Jé verso sera passò di lì, mangiò anche lui granturco col latte »
Oretta Bongarzoni
da Pranzi d’autore, minimun fax, 2022
Zuppa di mais – Brasile 1950
Ingredienti
• 6 pannocchie di mais (o una scatola da un chilo)
• 1/2 litro di brodo
• 1/2 litro di latte
• 50 grammi di burro
• un cucchiaio di fecola
• sale, pepe
Bollire le pannocchie, sgranare e tritare il mais, unire il latte e passare il tutto. Sciogliere questo amalgama nel brodo e cuocere per 15 minuti. Aggiungere il burro mescolato con la fecola. Condire con sale e pepe, far cuocere ancora per 5-10 minuti, fino a quando il potage è diventato cremoso.
Farofa – Brasile 1950
Ingredienti
• 1/2 chilo di farina di manioca
• 100 grammi di burro o di strutto
• 2 uova sode
• olive senza noccioli
• sale
Mescolare la farina con il burro o lo strutto, aggiungere il sale, le uova a pezzetti, le olive; poi formare delle focaccine da friggere o da abbrustolire. Al composto si possono aggiungere anche pezzetti di carne arrostita.
Tortillas dolci – Brasile 1950
Ingredienti
• 5 uova
• sale
• zucchero al velo
• 100 grammi di noci del Brasile
• 100 grammi di miele
• olio
Sbattere i tuorli d’uovo con una presa di sale, unire le chiare montate a neve. Friggere nell’olio tante frittatine quante ne vengono con il composto. Tritare le noci, mescolarle col miele e metterne una cucchiaiata su ogni frittatina. Arrotolare e cospargere di zucchero al velo.
Oretta Bongarzoni (1939–1995) è stata redattrice culturale e cronista di Paese Sera.
Ha collaborato con diverse riviste e agenzie di stampa, tra cui Nuovi Argomenti, Wimbledon e Ansa. Ha pubblicato, oltre a Pranzi d’autore, Guida alle case celebri (Zanichelli 1985).
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illustrazione: Agnese Pagliarini
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