collettivo culturale tuttomondo Laia Jufresa, Umami, Edizioni SUR -frammento
Mamma piange per le mail, piange per le foto. D’estate è peggio. Come un fiume sporco che trasporta spazzatura, ogni estate ripresenta alla nostra porta l’anniversario della morte di mia sorella Luz. Era la minore.
Cosa, era la migliore?, mi chiese una zia sorda in quelle settimane in cui ci spuntavano parenti anche da sotto i sassi, come insetti che vivono un solo giorno: il giorno delle condoglianze.
No, le gridai: Era la più piccola!
Luz aveva quasi sei anni quando affogò. Cosi diceva lei da quando ne aveva compiuti cinque: Ho quasi sei anni. Io ne avevo dieci. Mamma non è più tornata al lago da allora, ma insiste a mandarci noi. Nella sua testa, se cadi da cavallo devi subito rimetterti in sella. O, se non tu, almeno i tuoi figli.
_
Mamá llora con el mail, llora con las fotos. Se pone peor en verano. Como un río sucio trae basura, cada verano acarrea hasta nuestra puerta el aniversario de muerte de mi hermana Luz. Era la menor.
¿Era la mejor?, preguntó una tía sorda en esas semanas en que nos salía familia de por debajo de las piedras, como insectos que sólo viven un día: el de dar el pésame.
No, le grité: Era la más chica.
Luz tenía casi seis años cuando se ahogó. Así decía ella desde que cumplió los cinco: Tengo casi seis. Yo tenía diez. Mamá no ha vuelto al lago desde entonces, pero insiste en mandarnos. En su mente, si te caes del caballo has de subirte otra vez.O, si no tú, al menos tus hijos.
_
Laia Jufresa, Umami, Edizioni SUR -frammento – Umami Editorial Kindberg- fragmento
_
_
traduzione Giulia Zavagna
immagine: copertina Umami Edizioni Kindberg
cctm cctm cctm cctm cctm cctm cctm cctm cctm