cctm collettivo culturale tuttomondo La Libertà può volare
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Una conoscenza occasionale, senza alcun tipo di relazione amorosa. Tanto basta perché Anna Chiara e sua figlia adolescente diventino vittime di uno stalker. Tutto accade 30 anni fa, quando lo stalking non era nemmeno un reato. Dopo la denuncia e tre decenni di silenzio il persecutore ricompare, ma questa volta Anna Chiara decide di raccontare la sua storia, per aiutare chi si trova in queste condizioni.
Esce così La Libertà può volare, per Besa Muci edizioni, in collaborazione con Diana Bošnjak Monai, Letizia Cobaltini, Maria Iacovone, Angela Lacitignola e Maria Piera Lo Prete, con i disegni realizzati dagli studenti dei licei artistici di Grottaglie, Taranto a Manduria.
Uno degli obiettivi è cercare di far capire alle donne che devono stimarsi di più e avere più fiducia in quello che sentono.
Un libro corale che raccoglie linguaggi diversi – la prosa, la poesia, l’immagine – e scritture diverse – il racconto autobiografico accanto al saggio (sociologico e antropologico). Più voci e più mezzi per avvicinare i giovani a un unico, grande tema, la violenza di genere, purtroppo sempre di stretta attualità.
Anna Chiara (Carosino,TA, 1953), già docente in lettere, si occupa ora di promozione della lettura, collaborando con associazioni culturali, Istituzioni scolastiche ed Enti locali.
Per Besa Editrice ha pubblicato Doppio passo. Poesie e prosa (2021) insieme a Maria Piera Lo Prete e La Libertà può volare (2022) con Diana Bošnjak Monai, Letizia Cobaltini, Maria Iacovone, Angela Lacitignola e Maria Piera Lo Prete.
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La libertà può volare è un messaggio rivolto a tutti, uomini e donne, con intento divulgativo, affinchè la società nel suo complesso, e le singole persone reagiscano positivamente non solo se vittime o testimoni di azioni di violenza, ma anche soltanto persecutorie, offrendo condivisione, solidarietà e conoscenze giuridiche per difendersi opportunamente. Anche solo rispetto a pochi decenni trascorsi l’attenzione pubblica, i media, la politica, la legislazione sono mutati. Il focus tematico è proprio questo mutamento che ha fatto sì, tra l’altro, che una qualsiasi attività di stalking, cioè di atti persecutori, attività molto più diffusa di quanto non appaia perché naturalmente più lontana dalle urgenze della cronaca, sia considerata già di per sé un reato perseguibile.
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