centro cultural tina modotti caracas La cosa più difficile è cercarla
La cosa più difficile è cercarla, individuare il suo limite lì dove si fonde con la penombra ai suoi bordi. Sceglierla fra tante, separarla dalla luce che ogni ombra respira in segreto, pericolosamente. Allora si comincerà a vestirla come distratti, senza muoversi troppo, senza spaventarla o dissolverla: operazione iniziale in cui il nulla si cela in ogni gesto. La biancheria, il bustino trasparente, le calze che disegnano una risalita setosa fino alle cosce. Acconsentirà a tutto nella sua momentanea ignoranza, come se credesse di giocare ancora con un’altra ombra, ma si agiterà d’un tratto non appena la gonna le avrà cinto la vita e sentirà le dita che abbottonano la camicetta fra i seni, sfiorando la gola che si solleva fino a perdersi in un fiotto oscuro.
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Lo más difícil es cercarla, conocer su límite allí donde se enlaza con la penumbra al borde de sí misma. Escogerla entre tantas otras, apartarla de la luz que toda sombra respira sigilosa, peligrosamente. Empezar entonces a vestirla como distraído, sin moverse demasiado, sin asustarla o disolverla: operación inicial donde la nada se agazapa en cada gesto. La ropa interior, el transparente corpiño, las medias que dibujan un ascenso sedoso hacia los muslos. Todo lo consentirá en su momentánea ignorancia, como si todavía creyera estar jugando con otra sombra, pero bruscamente se inquietará cuando la falda ciña su cintura y sienta los dedos que abotonan la .blusa entre los senos, rozando la garganta que se alza hasta perderse en un oscuro surtidor.
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Julio Cortázar, Vestire un’ ombra – Último round, tomo II
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traduzione dal web
foto Helmut Newton Catherin Deneuve
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