collettivo culturale tuttomondo incontro fissato
C’è un incontro fissato, ancora senza ora e senza data, per trovarci, io sarò lì, puntuale, non so tu.
Existe una cita, aún sin hora ni fecha, para encontrarnos, yo estaré ahí puntual, nose si tú.
Julio Cortázar
_
Photo by Rovshan Allahverdiyev on Unsplash
Julio Cortázar è nato a Bruxelles nel 1914, figlio di un funzionario dell’ambasciata argentina in Belgio. È considerato fra i maggiori autori di lingua spagnola del XX secolo. Morì di leucemia nel 1984 a Parigi, dove è sepolto. Tra i suoi libri pubblicati da Einaudi, oltre a Bestiario (1965) e al Gioco del mondo. Rayuela (1969, 2013), Storie di cronopios e di famas (1971), Ottaedro (1979), Il viaggio premio (1983), Il persecutore (ultima edizione nelle «Letture Einaudi», 2017), il volume complessivo dei Raccontia cura di Ernesto Franco, nella «Biblioteca della Pléiade» (1994), Fine del gioco (2003), Carte inaspettate (2012), Gli autonauti della cosmostrada ovvero Un viaggio atemporale Parigi-Marsiglia (2012), diario di viaggio scritto a quattro mani con la moglie Carol Dunlop, Animalia (2013) e Lezioni di letteratura (2014)
Una delle citazioni più utilizzate quando si parla di Julio Cortázar, di quelle usate nelle bandelle o sul retro dei libri, come per sponsorizzare l’acquisto prima e la lettura poi, è una frase molto d’impatto di Pablo Neruda che dice: «Chiunque non legga Cortázar è condannato». A che cosa? si domanda il lettore, ma la risposta ce l’ha soltanto chi ha letto Cortázar, ed è per questo che la frase di Neruda funziona perfettamente: «leggi Cortázar e saprai da cosa ti sei salvato», dice in realtà, «ignoralo e sarai condannato, ma non saprai a cosa». Un’altra frase utilizzata con lo stesso scopo promozionale dagli editori venne pronunciata da Roberto Bolaño, che da Cortázar ha attinto poetica e anche stile, e che ha detto più prosaicamente: «Cortázar es el mejor». A pensarci bene (ma anche a pensarci male, a non pensarci per nulla) Julio Cortázar non ha bisogno di sponsor, per quanto questi siano Roberto Bolaño e Pablo Neruda.
Un articolo su Julio Cortázar è difficile da iniziare, perché per me potrebbe iniziare e finire in quattro parole: “Cortázar è il migliore”, è vero, è così. Perché? Chiedi a Neruda: leggilo, e lo saprai. (Davide Coppo)
cctm.website