collettivo culturale tuttomondo José Saramago poesia
Vengano infine le alte allegrie,
le ardenti aurore, le notti calme,
venga la pace agognata, le armonie,
e il riscatto del frutto, e il fiore delle anime.
Che vengano, amor mio, perchè questi giorni
son di stanchezza mortale,
di rabbia e agonia
e nulla.
José Saramago, da Probabilmente allegria, in José Saramago – Poesie, Einaudi, 2002.
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Josè Saramago (Azinhaga, 16 novembre 1922 – Tías, 18 giugno 2010) è stato uno scrittore, giornalista, drammaturgo, poeta, critico letterario e traduttore portoghese, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1998.
Uno dei tratti che più caratterizzano le opere di Saramago è il narrare eventi da prospettive piuttosto insolite e controverse, cercando di mettere in luce il fattore umano dietro l’evento. Sotto molti aspetti, alcune sue opere potrebbero essere definite allegoriche.
Saramago tende a scrivere frasi molto lunghe, usando la punteggiatura in un modo anticonvenzionale. Ad esempio, non usa le virgolette per delimitare i dialoghi, non segna le domande col punto interrogativo; i periodi possono essere lunghi anche più di una pagina e interrotti solo da virgole dove la maggior parte degli scrittori userebbe dei punti … continua a leggere su Wikipedia
José Saramago poesia
José Saramago nasce come poeta. Il suo esordio in letteratura avvenne nel 1966 con Le poesie possibili, la sua prima raccolta che influenzerà e non poco il suo futuro di narratore. Poi nel 1970 arriva Probabilmente allegria, il suo secondo libro di versi.
Premiato con il Nobel per la letteratura nel 1998, lo scrittore portoghese rimarrà sempre affezionato alla sua poesia e forse non ha mai smesso di essere poeta.