collettivo culturale tuttomondo Josè Hierro (Spagna)
Non è vero che ti pesa l’anima.
L’anima è aria e fumo e seta.
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No es verdad que te pese el alma.
El alma es aire y humo y seda.
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Josè Hierro
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Photo by Damon Lam on Unsplash
traduzione dal web
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José Hierro del Real (Madrid, 3 aprile 1922 – Madrid, 21 dicembre 2002) è stato un poeta spagnolo.
Trascorse la sua adolescenza nella città di Santander, Cantabria, nord della Spagna. Fu imprigionato in gioventù per motivazioni politiche… continua a leggere su Wikipedia
José Hierro è un poeta spagnolo del secolo scorso, nato a Madrid nel 1922 e qui morì ottant’anni dopo, e quando questo accade la stampa del suo paese lo salutò come “l’ultimo dei poeti del siglo de oro”.
Dall’età di due anni visse con la sua famiglia fino all’adolescenza a Santander, in Cantabria, per poi ritornarvi da adulto, e il mare di quella città affacciata sul golfo di Biscaglia ha una grande importanza nella sua poesia: il mare come metafora dell’eternità, il mare che accoglie le sofferenze dell’uomo, le placa e restituisce la gioia di vivere, di “rinascere” al mondo (“Adesso saremo felici, quando non c’è niente da sperare”).
José (detto Pepe) Hierro è abbastanza noto in Italia, presente nelle varie antologie dedicate alla poesia spagnola, a partire da quella più famosa curata da Oscar Macrì (Poesia spagnola del ‘900, 1ª edizione 1952), che a lui dedica pagine molto belle, eppure non si trovano traduzioni delle sue opere, ed è un peccato.
Tanto più meritevole, allora, la pubblicazione delle Poesie scelte (a cura di Alessandro Ghignoli), nella collana “Poesia contemporanea” diretta da Gianfranco Lauretano della casa editrice Raffaelli, di Rimini, che propone sempre libri ben curati, sia nel contenuto che nell’aspetto estetico.
Qui si trova uno spaccato del lavoro poetico di Hierro, che fu più intenso che esteso, visto che a un certo punto il poeta spagnolo decise di prendersi una pausa, che dal 1964 (anno di pubblicazione del Libro de las alucinaciones) arrivò al 1991 (in cui esce Agenda, una sorta di autoantologia, con molti testi già pubblicati).
Ventisette anni di silenzio, ma d’intensa riflessione sulla poesia e sull’uomo, che si riverserà nel suo ultimo libro Cuaderno de Nueva York, pubblicato nel 1998 (lo stesso anno in cui Hierro riceve il prestigioso “Premio Cervantes”) e considerato dalla critica come una delle più alte opere della poesia contemporanea. (by Alessio Brandolini)