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Antonio Nazzaro traduce Jorge Aulicino per Atelier
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Jorge Aulicino Mar di Chukotka
Mito VII: Il ghiaccio
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Solo la mia mano tesa verso di te, dottor Frankenstein,
cuoio pallido, un pezzo di papiro senza muschio né fiume,
la mia mano, una goffa possibilità, un temporale spento,
bruma ocra o un gallo morto nel grigiore di un inverno, nel fango.
Spirasti nelle cabine di Walton e sei esistito, sì sei esistito,
in luoghi così, sentine ,corridoi, tunnel, nell’attico, nei tetti
su cui sei salito per cercare il fulmine. Non il tuo sorriso rispettato,
i tuoi amabili modi, il tuo parlare. Un fantasma sei stato
e sei stato nulla, e mi hai fatto di pezzi, come sono tutti gli uomini,
dalle città alla deriva, da Atlantide, da un naufragio,
dai tombini e ratti, mi hai fatto come Robinson la sua casa,
con resti, con l’azzardo dei pezzi.
Ti ho portato fino al polo con una scia di sangue, ho attraversato l’Europa, l’ho vista affondare,
perché vedessi che se Dio ride da qualche parte, ride qui, come lo vide London,
nell’immenso gelo, dove le figure spariscono, dove la bruma fa probabile
che tu sia un’ombra ed io l’ombra di un’ombra. E giammai nessuno
è stato nulla, se non gocce su una foglia, se non occhi visti nel mare.
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Aristóteles
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Un calcolo infinitesimale è sempre un calcolo.
Distillato attraverso una rete capillare
del pensiero, da alambicchi dorati,
costruisce un pensiero che è una città.
E la città è pensiero e calcolo:
una quarta parte fabbri e artigiani,
un ottavo commercianti
due quarte parti magistrati e soldati;
molto piccola, ma decisiva la percentuale
di filosofi e aedi, perché questo è l’alimento
del liquido amniotico che ci conterrà civilmente
e in lui che ci muoveremo come pesci.
E’, in conseguenza e in questa guisa, un utero la città.
Così non saremo mai stranieri.
Tolle, legge. Cf. Politica: ragazzo,
con diecimila al massimo
il dispositivo dello Stato funzionerà
come un sistema di pesi e pulegge.
Prevedo, sì, il fango del Tamigi, i cadaveri dello Squartatore,
-uno squartatore aristotelico, si può dire, un lettore della Politica-
le favelas di Rio de Janeiro, le Fabbriche della Morte del reich,
i telai animisti del Sud est Asiatico, i decapitati
alla frontiera del Messico…Fermati, stop.
In mezzo a ciò, anche Marx vedrà le sue sfere,
il suo delicato meccanismo che si smonta
e monta senza perdere olio né acqua,
ed è, ancora di sangue macchiato, equanime:
giornale di bordo nel gelato nord, nella caotica foresta slava.
traduzione dallo spagnolo argentino di Antonio Nazzaro
foto: Jorge Aulicino
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