collettivo culturale tuttomondo Giorgio Bassani (Italia)
Da molti anni desideravo scrivere dei Finzi-Contini – di Micòl e di Alberto, del professor Ermanno e della signora Olga -, e di quanti altri abitavano o come me frequentavano la casa di corso Ercole I d’Este, a Ferrara, poco prima che scoppiasse la guerra. Ma l’impulso, la spinta a farlo veramente, li ebbi soltanto un anno fa, una domenica d’aprile del 1957.
Fu durante una delle solite gite di fine settimana. Distribuiti in una decina d’amici su due automobili, ci eravamo avviati lungo l’Aurelia subito dopo pranzo, senza una meta precisa. A qualche chilometro da Santa Marinella, attirati dalle torri di un castello medioevale che erano spuntate all’improvviso sulla sinistra, avevamo voltato per una viottola in terra battuta, finendo quindi a passeggiare in ordine sparso lungo il desolato arenile stendentesi ai piedi della rocca: molto meno medioevale, quest’ultima, esaminata da vicino, di quel che non avesse promesso di lontano, quando, dalla nazionale, l’avevamo scorta profilarsi controluce sul deserto azzurro e abbagliante del Tirreno.
Investiti in pieno dal vento, con la sabbia negli occhi, assordati dal fragore della risacca, e senza neanche poter visitare l’interno del castello perché sprovvisti del permesso scritto di non so quale istituto romano di credito, ci sentivamo profondamente scontenti e irritati di aver voluto uscire da Roma in una giornata come quella, che adesso, in riva al mare, si rivelava di un’inclemenza poco meno che invernale.
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Giorgio Bassani
incipit Il giardino dei Finzi-Contini, Feltrinelli, 1962
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opera: Nicolas De Staël, Nu couché bleu, 1955
Giorgio Bassani (Bologna, 4 marzo 1916 – Roma, 13 aprile 2000) è stato uno scrittore, poeta e politico italiano, fondatore e poi presidente di Italia Nostra dal 1965 al 1980.
Bassani nacque a Bologna il 4 marzo del 1916 da una benestante famiglia ebraica originaria di Ferrara, figlio di Angelo Enrico Bassani (1885-1948), presidente della S.P.A.L. tra il 1921 e il 1924, e di Dora Minerbi (1883-1987).
Nel 1962 egli ottenne il suo massimo successo editoriale, con la pubblicazione del romanzo di formazione Il giardino dei Finzi-Contini, scritto all’Hotel Le Najadi di Santa Marinella, lontano cioè dalla sua Ferrara. L’opera rappresenta la più completa espressione del suo mondo, dal piano formale e stilistico all’esperienza morale, intellettuale e politica. Bassani racconta sul filo della memoria la realtà della ricca borghesia ebraica a Ferrara durante il fascismo, partendo dalla sua esperienza personale e mediata dalla sua visione poetica, modificando nomi e luoghi ma mantenendo inalterato il clima che si viveva nella città estense in quel periodo, culminato con le leggi razziali. Vittorio De Sica ne farà un film dal quale però Bassani terrà sempre le distanze … continua a leggere su Wikipedia
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Giorgio Bassani (Italia)
incipit Il giardino dei Finzi-Contini, Feltrinelli, 1962