cctm collettivo culturale tuttomondo Gio Evan Ho imparato
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Ho imparato a chiudere
le storie
destinate a non diventare storiche
quelle scritte
con la penna cancellabile,
non hanno date da ricordare
né eventi
da proteggere dal vento,
quando non hanno giornate dedicate
alla memoria, all’indipendenza,
alla liberazione
Ho imparato a chiudere
le porte
che non fanno corrente
quelle prive di vento, di energia,
che invece di sbattersi contro la vita
si limitano
a cigolare contro il mondo
Ho imparato a chiudere
in faccia
chi chiama solo per non ascoltare
chi non ha orecchie nel cuore
chi ha bisogno di dire la sua
ma mai di dare la sua,
chi non ti annaffia
chi ti secca
Ho imparato a chiudere
a chi non ha cuore,
a chi non batte di vita
a chi mi abbatte a morte,
adesso riattacco subito
stacco la linea,
e riattacco con me,
mi riprendo la linea
Ho imparato a chiudere
le relazioni
che non conducono al vino buono
ho imparato a chiudere
all’amore che si distrae al tramonto
che beve caffè tutto d’un sorso
e che non tiene la mano ai miei mostri
In compenso
sto imparando
ad aprirmi a me stesso.
Gio Evan
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illustrazione: Dina Carruozzo Nazzaro – Atelier D
Gio Evan, pseudonimo di Giovanni Giancaspro (Molfetta, 21 aprile 1988), è uno scrittore, poeta e cantautore italiano.
A vent’anni scrive il suo libro d’esordio Il florilegio passato, una raccolta in versi sul suo viaggio in India; il libro è autoprodotto e viene distribuito dallo stesso autore per le strade in Italia.
Tra il 2010 e 2014 dirige come direttore amministrativo la rivista “Storie”.
Tra il 2012 e il 2013 fonda Le scarpe del vento, progetto musicale dove scrive, canta e suona la chitarra. Pubblica indipendentemente il suo primo disco, Cranioterapia.
Nei quattro anni successivi continua i suoi viaggi attraverso l’Europa e il Sud America.
Nel 2014 inizia due progetti per le strade francesi: Gigantografie e Le poesie più piccole del mondo. Lo stesso anno pubblica il suo secondo libro, e primo romanzo, La bella maniera.
Torna alla scrittura in versi nel 2015 con la raccolta Teorema di un salto, ragionatissime poesie metafisiche (Narcissuss) che gli fa guadagnare un contratto per la Miraggi edizioni, con cui pubblica il successivo Passa a sorprendermi, oltre a scrivere e dirigere l’opera Oh Issa – Salvo per cielo.
Nel frattempo la sua fama cresce grazie anche al successo su social network come Instagram e Facebook in cui condivide brevi aforismi in versi tratti dalle sue opere. Nel 2017 pubblica con Fabbri Editori Capita a volte che ti penso sempre, a cui fa seguito l’anno successivo Ormai tra noi è tutto infinito … continua a leggere su Wikipedia
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