cctm collettivo culturale tuttomondo Gabriel García Márquez Cent’anni di solitudine
Nel sogno si ricordò di aver sognato la stessa cosa la notte prima e molte altre notti degli ultimi anni, e seppe che l’immagine gli si era cancellata dalla memoria quando si era svegliato, perché quel sogno ricorrente aveva la virtù di non poter esser ricordato se non dentro il sogno stesso.
Gabriel García Márquez
da Cent’anni di solitudine, Mondadori, 1982
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opera: Marc Chagall, Le cheval à la lune, 1943
Da José Arcadio ad Aureliano Babilonia, dalla scoperta del ghiaccio alle pergamene dello zingaro Melquíades finalmente decifrate: cent’anni di solitudine della grande famiglia Buendía, i cui componenti vengono al mondo, si accoppiano e muoiono per inseguire un destino ineluttabile.
Con questo romanzo tumultuoso che usa i toni della favola, sorretto da un linguaggio portentoso e da un’inarrestabile fantasia, Gabriel García Márquez ha saputo rifondare la realtà e, attraverso Macondo, il mitico villaggio sperduto fra le paludi, creare un vero e proprio paradigma dell’esistenza umana. In questo universo di solitudini incrociate, impenetrabili ed eterne, galleggia una moltitudine di eroi predestinati alla sconfitta, cui fanno da contraltare la solidità e la sensatezza dei personaggi femminili.
Con la sua forza, il suo bagaglio di visioni e di prodigi, con la sua capacità di reinventare il mondo, Cent’anni di solitudine è il libro rivelazione che ha rivoluzionato il modo di narrare e ha aperto alla forma romanzo una nuova stagione di successi. Un capolavoro insuperato e insuperabile, un racconto tra i più amati di ogni tempo, un «romanzo ideale», secondo le parole dello stesso autore, «capace di rivoltare la realtà per mostrarne il rovescio».
Gabriel García Márquez (Aracataca, 1927 – Città del Messico, 2014), è stato uno scrittore e giornalista colombiano, Premio Nobel per la letteratura nel 1982.
Dopo aver completato gli studi a Barranquilla, si trasferì a Bogotá per studiare giurisprudenza, ma abbandonò presto per dedicarsi al giornalismo e alla scrittura. Negli anni ’50, iniziò a lavorare come giornalista e nel 1958 sposò Mercedes Barcha, sua compagna di lunga data. La sua carriera letteraria decollò con la pubblicazione di Cent’anni di solitudine nel 1967, un’opera che vendette 8000 copie in una settimana e che è considerata uno dei capolavori della letteratura del XX secolo.
García Márquez è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1982, riconoscimento che ha consolidato la sua posizione come uno dei più grandi scrittori di lingua spagnola. La sua prosa è caratterizzata da una narrazione ricca e complessa, spesso intrecciando realtà e fantasia, e le sue opere affrontano temi come la storia, la memoria e l’identità latinoamericana. Tra i suoi lavori più noti, oltre al già citato Cent’anni si solitudine, ricordiamo L’amore ai tempi del colera, Cronaca di una morte annunciata e L’autunno del patriarca.
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