centro cultural tina modotti Ernesto Sàbato (Argentina)
di Ernesto Sàbato (Argentina)
[…] Martin gli aveva domandato se tra due persone che si vogliono bene non deve essere tutto limpido, trasparente, veritiero, Bruno aveva risposto che la pura verità non si può dire quasi mai quando si tratta di esseri umani, perchè provoca solo dolore, tristezza e distruzione. E aveva aggiunto che da tempo accarezzava il progetto di scrivere un romanzo o un dramma sull’argomento: la storia di un giovane che si propone di dire sempre la verità, sempre, costi quel che costi. Naturalmente, al suo passaggio, semina distruzione, orrore e morte. E infine, distrugge se stesso.– Allora bisogna mentire, – concluse Martin con amarezza.
– Dico solo che non si può dire sempre la verità. Per l’esattezza quasi mai.
– Bugie per omissione?
– Qualcosa del genere, – replicò Bruno, osservandolo con la coda dell’occhio, per il timore di averlo ferito.
– Così non crede nella verità.
– Credo che la verità vada benissimo in matematica, in chimica, in filosofia. Non nella vita. Nella vita è più importante l’illusione, l’immaginazione, il desiderio, la speranza. Inoltre, sappiamo forse cos’è la verità? Se io le dico che quel pezzo di finestra è azzurro, dico una verità. Ma è una verità parziale, quindi una specie di bugia. Perchè quel pezzo di finestra non è solo, è in una casa, in una città, in un paesaggio. È circondato dal grigio di questo muro di cemento, dall’azzurro chiaro di questo cielo, da quelle nuvole allungate, da infinite altre cose. E se non dico tutto, assolutamente tutto, sto mentendo. Ma dire tutto è impossibile, anche in questo caso della finestra, di un semplice pezzo di realtà fisica, della semplice realtà fisica. La realtà ha infinite sfumature, e se dimentico una sola sfumatura, mento. Allora puoi immaginare com’è la realtà degli esseri umani, con le loro complicazioni e tortuosità e contraddizioni.
Che cambia, infatti, ad ogni istante che passa, e ciò che eravamo un momento fa non lo siamo più…
– Sopra eroi e tombe , p. 205; Einaudi Editore
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de Ernesto Sàbato (Argentina)
-Entonces hay que mentir- adujo Martín con amargura
– Digo que no siempre se puede decir la verdad. En rigor, casi nunca.
– ¿Mentiras por omisión?
– Algo de eso – replicó Bruno, observándolo de costado, temeroso de herirlo.
– Así que no cree en la verdad.
– Creo que la verdad está bien en las matemáticas, en la química, en la filosofía. No en la vida.
En la vida es más importante la ilusión, la imaginación, el deseo, la esperanza. Además, ¿sabemos acaso lo que es la verdad? Si yo lo digo que aquel trozo de ventana azul, digo una verdad. Pero es una verdad parcial, y por lo tanto una especie de mentira. Porque el trozo de ventana no está solo, está en una casa, en una cuidad, en un paisaje. Está rodeado del gris de ese muro de cemento, del azul claro del cielo, de aquellas nubes alargadas, de infinitas cosas más. Y si no digo todo absolutamente todo, estoy mintiendo. Pero decir todo es imposible, aun en este caso de la ventana, de un siempre trozo de la realidad física. La realidad es infinita y además infinitamente matizada, y si me olvido de un solo matiz, ya estoy mintiendo. Ahora imagínese lo que es la realidad de los seres humano con sus complicaciones y recovecos, contradicciones y además cambiantes.
Porque cambia a cada instante que pasa, y lo que éramos hace un momento no lo somos más.
– Sobre héroes y tumbas
traduzione dal web
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