cctm collettivo culturale tuttomondo Elena Ferrante Musa
Gli uomini da sempre si appassionano ai nostri corpi, ci amano, ci mettono al centro della loro arte e della loro letteratura, ma solo per suonarsela e cantarsela da soli, stabilendo loro canoni, fissando loro gerarchie. Noi siamo stimoli: suscitiamo piacere, amore, grandi opere. Nel migliore dei casi ci chiamano muse, con tanto di aggettivo possessivo: la mia musa.
Elena Ferrante
dall’intervista di Daria Bignardi, Vanity Fair, 28 settembre 2020
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immagine dal web
Elena Ferrante (Napoli 1943) è una scrittrice italiana, inserita nel 2016 dal settimanale statunitense Time nella lista delle 100 persone più influenti al mondo.
Dai suoi primi due romanzi, che hanno ricevuto diversi premi, sono stati tratti due omonimi film, il primo L’amore molesto (1992) dal regista M. Martone, il secondo I giorni dell’abbandono (2002) dal regista R. Faenza. Nel 2003 F. ha pubblicato il volume La frantumaglia, in cui racconta la sua esperienza di scrittrice. Dopo aver scritto nel 2006 il romanzo La figlia oscura (da cui M. Gyllenhaal nel 2021 ha tratto l’omonimo film), nel 2011 ha pubblicato il primo volume del ciclo L’amica geniale (da cui S. Costanzo nel 2018 ha tratto l’omonima serie televisiva), a cui hanno fatto seguito Storia del nuovo cognome (2012, da cui Costanzo nel 2020 ha tratto l’omonima serie televisiva), Storia di chi fugge e di chi resta (2013, da cui D. Luchetti nel 2022 ha tratto l’omonima serie televisiva) e Storia della bambina perduta (2014, che chiude il ciclo, finalista al Premio Strega 2015).
Tra le sue pubblicazioni più recenti occorre citare L’invenzione occasionale (2019), raccolta di frammenti di esperienze e di poetica, il romanzo La vita bugiarda degli adulti (2019) e il saggio I margini e il dettato (2021).
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cctm collettivo culturale tuttomondo Elena Ferrante Musa L’amica geniale Storia del nuovo cognome