colletivo culturale tuttomondo Edouard Manet lettere a Isabelle Lemonnier
da Edouard Manet a Isabelle Lemonnier
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A Isabelle
cette mirabelle
et la plus belle
c’est Isabelle.
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Ad Isabella
questa mirabella*
e la più bella
è Isabella.
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Tra il 1879 e il 1882 Manet eseguì diversi ritratti di Isabelle Lemonnier (1857–1926), con la quale probabilmente ebbe una relazione. Ella era figlia di un gioielliere parigino di successo e sorella minore della signora George Charpentier, la figura centrale del dipinto di Renoir La signora Charpentier ed i suoi figli (1878, Metropolitan Museum of Art).
Nell’estate del 1880 Manet inviò alla signorina Lemonnier una serie di lettere decorate con graziosi schizzi ad acquerello
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immagine: Edouard Manet, Lettera autografa ad Isabelle Lemonnier detta Lettere ad Isabelle: prugna, 1880, acquerello
ubicazione: Parigi, museo d’Orsay, conservato presso il dipartimento delle Arti Grafiche del museo del Louvre
*Le prugne Mirabelle sono un frutto piccolo e dolce più comunemente coltivato nella regione francese della Lorena.
Édouard Manet (Parigi, 23 gennaio 1832 – Parigi, 30 aprile 1883) è stato un pittore francese, considerato il maggiore interprete della pittura pre-impressionista.
Édouard Manet è considerato uno dei più grandi pittori di tutta la storia dell’arte. Egli, pur rifiutando di aggregarsi al gruppo dei Realisti e – successivamente – di esporre insieme agli Impressionisti, fu un fondamentale trait d’union fra il Realismo e l’Impressionismo: si trattò di un episodio assolutamente unico, indipendente da qualsivoglia movimento, ma che giocò un ruolo chiave nell’aprire la strada alla pittura contemporanea. Come osservato dal critico Georges Bataille nel 1955 «il nome di Manet ha, nella pittura, un senso a parte. Manet […], in rotta con quelli che l’hanno preceduto, aprì il periodo in cui viviamo, accordandosi con il mondo di oggi, che è il nostro; in dissonanza col mondo in cui visse, che egli scandalizzò» … continua a leggere su Wikipedia
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By 1880, Manet’s health was declining and he began a course of hydrotherapy treatment at Bellevue, near Paris. Over the summer of that year, as he convalesced, he wrote around twenty playful letters to Isabelle from Bellevue, often adding delicate little watercolor drawings to the letters, as was his habit at that time.
One notable example contains a drawing of a mirabelle plum and the short rhyme, ‘A Isabelle/cette mirabelle/et la plus belle/c’est Isabelle’. Another gently chastises her for not replying to him. A third carries the flirtation forward in signing off by saying how he would send her a kiss ‘if I dared’. Etienne Moreau-Nélaton, another of Manet’s biographers and great early collectors, commented on the artist’s activities in 1880: ‘During his stay in Bellevue, his thoughts were endlessly carried away by [Isabelle], entrusted to brief notes, decorated with tiny watercolors, or supplemented with some elegant delicacies…The tone of these notes is the tone of a conversation spoken in joking ease.’