cctm collettivo culturale tuttomondo Dino Buzzati Le notti difficili
Era molto più delicato e tenero di quanto si credesse. Era fatto di quell’ impalpabile sostanza che volgarmente si chiama favola o illusione: anche se vero. Galoppa, fuggi, galoppa, superstite fantasia. Avido di sterminarti, il mondo civile ti incalza alle calcagna, mai più ti darà pace.
Dino Buzzati
frammento da Le notti difficili, Mondadori, 1971
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opera: Gabriel Pacheco
Uscita nel settembre 1971, Le notti difficili è l’ultima opera pubblicata da Buzzati.
Nei cinquantuno testi spesso autobiografici che compongono la raccolta, elzeviri e racconti soprattutto, tornano in chiave rinnovata i temi più cari all’autore: l’inquietudine delle attese, il senso dello scorrere del tempo, gli incubi notturni, l’indifferenza del destino, la magia racchiusa nell’ovvio…
Il tutto sullo sfondo di una quotidianità percorsa da strani segni premonitori, in continua oscillazione tra la cronaca e un realismo favoloso nel quale vengono accentuati i toni, per altro non insoliti nella produzione dello scrittore bellunese, dell’ironia in ogni sua forma: dallo scherzo giocoso al sarcasmo crudele e fin apocalittico.
Dino Buzzati (San Pellegrino di Belluno, 16 ottobre 1906 – Milano, 28 gennaio 1972) è stato uno scrittore, giornalista, pittore, drammaturgo, librettista, scenografo, costumista e poeta italiano.
Fin da studente collaborò al Corriere della Sera come cronista, redattore e inviato speciale.
Autore di un grande numero di romanzi e racconti surreali e fantastici, tanto da esser stato a più riprese definito il “Kafka italiano”, viene considerato, insieme a Italo Calvino, Tommaso Landolfi e Juan Rodolfo Wilcock, uno dei più grandi scrittori fantastici del Novecento italiano: il suo libro più noto è Il deserto dei Tartari, romanzo del 1940. (fonte Wikipedia)
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