collettivo culturale tuttomondo Diego Valeri (Italia)
Giro del sole nelle nostre stanze,
da finestra a finestra, da mattino
a sera. Quanti giorni, quante
stagioni, e poi anni…
Le nostre figlie bambine, poi donne.
Tu sempre più stanca e lontana,
poi finita, una mattina all’alba.
Io qui ancora, a guardare stupito
il tempo che gira
col vecchio sole da finestra a finestra.
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Diego Valeri
opera: Edward Hopper, Room in Brooklyn, 1932
Diego Valeri (Piove di Sacco, 25 gennaio 1887 – Roma, 27 novembre 1976) è stato un poeta, traduttore e accademico italiano.
Nacque da una famiglia borghese e studiò letteratura, esordendo assai giovane, nel 1913, con Monodia d’amore e Le gaie tristezze. Nel 1914 frequentò un corso alla Sorbona di Parigi e, al suo ritorno in Italia, iniziò la carriera di insegnante.
Fu professore di italiano e latino nei licei e si allontanò dalla scuola solamente negli anni in cui le sue idee antifasciste gli rendevano difficile parlare sinceramente con i suoi alunni. In quel periodo si impiegò presso la Sovrintendenza alle Arti di Venezia, che considerava un luogo più appartato.
Contemporaneamente all’insegnamento nei licei, collaborò assiduamente alla rivista Nuova Antologia con una rubrica fissa di letteratura francese in una sezione dal titolo “Note e consegne”. Su Nuova Antologia pubblicò anche traduzioni e numerosi versi che verranno in seguito ristampati con il titolo di Umana nel 1916, di Crisalide nel 1919 e Ariele nel 1924. Queste confluiranno nel 1939 nella prima vera raccolta di Valeri con il titolo Poesie vecchie e nuove.
La poesia di Valeri è una poesia apparentemente facile, i cui versi possiedono ritmo e colore: “Sotto la fuga leggera del vento / s’apre il ventaglio del mandorlo bianco. / Alto sta un cielo di rosa e d’argento / ma il cuore è stanco”… continua a leggere su Wikipedia
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