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cogito ergo sum

27/02/2022 By carlaita

collettivo culturale tuttomondo cogito ergo sum

Cogito ergo sum.

Penso dunque sono.

Pienso, luego existo.
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René Descartes aka Cartesio, Discorso sul Metodo, 1637
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Escher 1935 cartesio cogito ergo sum cctm
_

oper:  M.C. Escher, Hand with Reflecting Sphere, 1935

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La locuzione cogito ergo sum, che significa letteralmente «penso quindi sono», è la formula con cui Cartesio esprime la certezza indubitabile che l’essere umano ha di sé stesso in quanto soggetto pensante.

Cartesio vi perviene mosso dalla ricerca di un metodo che dia la possibilità all’uomo di distinguere il vero dal falso, non soltanto per un fine strettamente speculativo, ma anche in vista di un’applicazione pratica nella vita.

Per scoprire tale metodo, il filosofo francese adotta un procedimento di critica totale della conoscenza, il cosiddetto dubbio metodico, consistente nel mettere in dubbio ogni affermazione, ritenendola almeno inizialmente falsa, nel tentativo di scoprire dei principi ultimi o delle massime che risultino invece indubitabili e su cui basare poi tutta la conoscenza.

Cartesio sostiene che nemmeno le scienze matematiche, apparentemente certe, possono sottrarsi a tale scetticismo metodologico: non avendo una conoscenza precisa e sicura della nostra origine e del mondo che ci circonda, si può ipotizzare l’esistenza di un “genio maligno” che continuamente ci inganni su tutto, anche su di esse.

Si giunge così al dubbio iperbolico, estremizzazione limite del dubbio metodico.

A prima vista, quindi, per l’uomo non c’è alcuna certezza. Eppure, quand’anche il “genio maligno” ingannasse l’uomo su tutto, non può impedire che, per essere ingannato, l’uomo deve esistere in qualche modo. Non è certo detto che l’uomo esista come corpo materiale, perché egli non sa ancora nulla della materia. Ma l’uomo è sicuro di esistere in quanto è un soggetto che dubita, e quindi pensa. Cogitare in latino significa «pensare»: l’uomo perciò esiste perlomeno come sostanza pensante o res cogitans.

Cartesio perviene a questa certezza perché, pur provando a dubitare di tutti i suoi pensieri, si accorge che il dubitare di pensare è ancora un pensare: l’atto di supporre che io possa ingannarmi coincide infatti con l’io che verrebbe ingannato, c’è quindi una perfetta identità tra conoscente e conosciuto.

Poiché il dubbio scettico dubitava che all’idea corrispondesse la realtà, cioè l’oggetto pensato, ora questo dubbio non ha più motivo di esistere, perché Cartesio ritiene di aver dimostrato una volta per tutte che quando si ha un’idea evidente questa corrisponderà necessariamente alla realtà: appunto come accade con il cogito ergo sum.

È una dimostrazione, questa di Cartesio, che tuttavia sarà sottoposta a numerose contestazioni da parte dei suoi critici. (fonte Wikipedia)

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Cogito ergo sum.

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