collettivo culturale tuttomondo CCCP – Fedeli alla linea
CCCP – Fedeli alla linea, Io sto bene, 1986
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E’ una questione di qualità
o una formalità
non ricordo più bene una formalità
come decidere di radersi i capelli
di eliminare il caffè, le sigarette
di farla finita con qualcuno
o qualcosa, una formalità una formalità
o una questione di qualità
io sto bene io sto bene
io sto male io sto male
io non so io non so
come stare dove stare
non studio non lavoro non guardo la TV
non vado al cinema non faccio sport
io sto bene io sto male io non so
cosa fare non ho arte non ho parte
non ho niente da insegnare
è una questione di qualità
o una formalità
non ricordo più bene, una formalità
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CCCP – Fedeli alla linea, Io sto bene, dall’ album 1964-1985 Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi – Del conseguimento della maggiore età, Attack Punk Records, 1986
Formazione:
Giovanni Lindo Ferretti – voce
Massimo Zamboni – chitarra
Umberto Negri – basso, drum machine
Annarella Giudici – voce, cori
Danilo Fatur – voce, cori
“E’ una questione di qualità o una formalità” queste le parole che aprono l’ottava canzone del disco – “Io sto bene” – e danno la dimensione esistenziale del tentativo di critica, decostruzione e possibilmente costruzione operato dal trio emiliano.
Questa frase, questo monito, questo mantra tenta di risvegliarci da un sonno dogmatico in cui la società moderna ci ha forzatamente costretto. Quello che facciamo, il decidere “di farla finita con qualcuno o qualcosa” è solo una decisione puramente legata al contingente quotidiano o è la manifestazione sul piano dell’esserci della nostra volontà?
“Io sto bene, io sto male, io non so più come stare” è quindi conseguenza più diretta di questo profondo malessere. (fonte RevoLart)