collettivo culturale tuttomondo

a noi piace leggere

  • chi siamo
  • più letti
  • amore
  • poeti
  • pittura
  • contatti
  • Privacy Policy
Ti trovi qui: Home / danza / Carla Fracci e Rudolf Nureyev

Carla Fracci e Rudolf Nureyev

06/08/2022 By carlaita

collettivo culturale tuttomondo Carla Fracci e Rudolf Nureyev

carla fracci e rudolf nureyev cctm danza a noi piace leggere

foto: Carla Fracci e Rudolf Nureyev

twitter miglior sito letterario miglior sito poesia ira peccato amore sofferto molto donna amore psiche cctm latino america poesia arte bellezza fotografia amore

Ho conosciuto Rudy a Londra davanti al camerino di Margot Fonteyn.

Ne è nata un’intesa elettrizzante, di scambio e amore con il pubblico: la gente pernottava davanti al botteghino per vederci. Nureyev ha allargato l’orizzonte della danza, l’espressione maschile e femminile, in un’idea profonda di parità di coppia. Non amava essere solo sul palco, esigeva una partner che gli tenesse testa e non si adagiasse sulle sue braccia. Mi ha legato a lui un rapporto di stima e di grande arte, molto competitivo ma di fiducia reciproca, sapeva che non l’avrei deluso. Come nello Schiaccianoci alla Scala: voleva ballarlo con me, che rientravo dopo aver partorito mio figlio Francesco. I maîtres mi avevano messo davanti a un televisore per imparare il balletto, figuriamoci! Rudy arrivò cinque giorni prima del debutto e disse: «Vi dimostro che Carla va in scena in tre giorni». Mi ha insegnato la coreografia passo dopo passo. Il pubblico era elettrizzato, gli applausi coprivano la musica nel finale. Dopo lo spettacolo, mi ha detto: «Hai visto, Carla, cosa vuol dire avere coraggio?».

Mi sono fatta rispettare, ma con altre ballerine non è stato tenero.

Se aveva una divergenza, dimostrava di aver ragione in scena. Ha lasciato cadere Natalia Makarova, nel Lago dei Cigni al Palais Garnier di Parigi, perché lei sosteneva che i tempi delle pirouettes del passo a due del “Cigno nero” erano 6, mentre per lui erano 8. Al 6 l’ha mollata e lei è caduta. Con Nureyev in scena era sempre suspense. In una Bella Addormentata, dopo due pirouettes e una chiusura, l’ho visto ancora in fondo al palco: arriverà o non arriverà a prendermi? Mi ha raggiunta con la sua famosa camminata-corsa. Era forte e padrone del fatto suo, dotato di una volontà straordinaria che l’ha portato a emergere dalla povertà, a dominare un corpo vigoroso, con muscoli che tendevano a irrigidirsi. Proprio un crampo l’ha fermato, l’unica volta che mi ha lasciato sola in scena. Nel privato, a nostalgia per la famiglia lasciata in Russia lo rendeva triste, sentiva soprattutto la mancanza della madre. «L’ho sognata in cima a una scala di fette di pane», mi confessò. Un giorno, vide mio figlio Francesco, ancora piccolo, che mi abbracciava: «Vedi, tu almeno hai un figlio».
_

Carla Fracci

_

cctm.website

Carla Fracci e Rudolf Nureyev

 

Archiviato in:danza Contrassegnato con: Carla Fracci, danza, Rudolf Nureyev

più letti

  • Alejandro Jodorowsky L’amore adulto 104 views

  • Gaio Valerio Catullo 58 views

  • Hannah Arendt a Martin Heidegger 58 views

  • Vincenzo Ferdinandi Alta Moda 48 views

  • Linda Martin (Italia) 44 views

segui il canale WA

Tag

Alda Merini amore architetti argentina brasile capolavori chile cile colombia Cuba design disegnatori donne english espana fotografia Francia Frida Kahlo iliade italia made in italy mario benedetti messico mestieri d' arte moda musica México nobel pablo neruda perù Philippe Jaroussky Pier Paolo Pasolini pittura poeti Portogallo registi scrittori scultura Spagna teatro tina modotti uk uruguay usa varie

Articoli recenti

  • Pablo Neruda Qui ti amo
  • Gio Ponti per Richard Ginori
  • René Char (Francia)
  • Gianni Rodari Il Funerale della Volpe
  • Valeria Girardi (Italia)

Categorie

Si precisa che la diffusione di testi o immagini è solo a carattere divulgativo della cultura e senza alcuno scopo di lucro, nè rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornata senza alcuna periodicità specifica. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
Nel caso si dovesse involontariamente ledere un qualsiasi copyright d’autore, il contenuto verrà rimosso immediatamente su segnalazione del detentore dell’avente diritto.

Archivi

Privacy Policy

Meta

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica

Questo blog (https://cctm.website/) non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge italiana n° 62 del 7.03.2001.
L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè del contenuto dei siti linkati.
Alcuni testi o immagini inseriti in questo blog sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email.
Saranno immediatamente rimossi.

Copyright © 2025 · Metro Pro Theme On Genesis Framework · WordPress · Accedi

← Juan Vicente Piqueras poesia ← Stefano da Verona (1379-1438)