collettivo culturale tuttomondo Beppe Fenoglio La Paga del Sabato (Italia)
Sulla tavola della cucina c’era una bottiglietta di linimento che suo padre si dava ogni sera tornando su dalla bottega, un piatto sporco d’olio, la scodella del sale… Ettore passò a guardare sua madre.
Stava a cucinare al gas, lui le guardò per un po’ i fianchi sformati, i piedi piatti, quando si chinava la sottana le si sollevava dietro mostrando i grossi elastici subito sopra il ginocchio.
Ettore l’amava.
Beppe Fenoglio
La Paga del Sabato, incipit
foto: Beppe Fenoglio
Nato ad Alba il 1 marzo 1922, scrittore di Langa, che nella Langa ha trascorso tutta la sua vita, trovandovi continui spunti di ispirazione, Fenoglio non è mai stato un narratore a tempo pieno. Nel 1945 trova un impiego in un’industria vinicola albese divenendone poi dirigente. Ma ogni ora di libertà Beppe la dedica alla sua passione di raccontare, collaborando a La Fiera letteraria, II caffè, Itinerari ed altre riviste.
Tappa fondamentale della sua esistenza è indubbiamente la militanza nella resistenza partigiana: l’8 settembre ’43 lo trova alla Scuola allievi ufficiali di Roma ma lo spirito ribelle, insofferente e indipendente dei piemontesi di Langa e la volontà di giustizia e libertà lo porta a raggiungere la sua terra e poi le formazioni partigiane, con cui combatte fino alla Liberazione. Centrale nella sua maturazione rimane l’ottima conoscenza della lingua inglese. Nei suoi testi il vocabolario inglese crea contaminazioni e neologismi dando profondità e originalità alla narrazione. Un tratto distintivo unico.
Nel 1952 pubblica il suo primo libro nei Gettoni di Einaudi – I ventitré giorni della città di Alba -, racconti di vita partigiana. Due anni dopo, sempre per Einaudi, esce un altro suo lavoro La malora, che descrive la dura vita dei contadini delle Langhe. Nel 1958 un racconto dai titolo Un giorno di fuoco riscuote grande successo (e sarà il titolo di una raccolta pubblicata postuma nel 1963).
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Nella primavera del 1960 Fenoglio raggiunge il suo primo vero traguardo, ottenendo il Premio Prato con l’opera Primavera di bellezza. Un altro suo scritto dal titolo Il mio amore è Paco riceve il Premio Alpi Apuane nel 1962. Alla sua morte nel 1963, Fenoglio, instancabile, sta lavorando ad una trilogia e ad un soggetto cinematografico.
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