collettivo culturale tuttomondo Attilio Bertolucci (Italia)
_
Il calore d’un giorno di settembre
è un bene che non devi lasciar perdere,
ogni foglio del calendario che stacchi
se ne porta via un po’ come si porta
via la tua vita giunta al suo settembre.
Attilio Bertolucci
_
foto: Dina Carruozzo Nazzaro
Attilio Bertolucci (San Prospero Parmense, 18 novembre 1911 – Roma, 14 giugno 2000) è stato un poeta italiano, padre dei registi Bernardo Bertolucci e Giuseppe Bertolucci.
La poesia di Bertolucci è a suo modo semplice e complessa. La sua vocazione alla descrizione e al racconto lo ha naturalmente condotto a evitare l’intensa liricità della poesia pura ed ermetica per rivolgersi piuttosto a una lingua poetica intelligibile e alla narrativa in versi. La produzione, che comincia nel 1929, comprende raccolte poetiche, un romanzo familiare in versi, prose, traduzioni di autori inglesi e francesi come William Wordsworth e Charles Baudelaire.
Un intellettuale disponibile, che è stato poeta, traduttore, critico, sceneggiatore, documentarista, ma la cui figura centrale e decisiva resta quella di poeta, come la critica contemporanea gli ha definitivamente riconosciuto.
Attilio Bertolucci è un poeta che la critica considera tra i grandi del Novecento italiano e la cui importanza è cresciuta a partire dagli anni cinquanta.
Le caratteristiche della sua poetica, per forme e contenuti, lo inseriscono nel filone della linea “antinovecentista” che parte da Saba per proseguire con Penna, Caproni, Giudici, richiamandosi da un lato ai crepuscolari e a Pascoli e, dall’altro, proponendo un modello alternativo alla poesia “pura” o “ermetica” del secondo Ungaretti, di Quasimodo, di Montale.
Temi dominanti della poesia di Bertolucci sono il luogo d’origine, Parma, nei suoi aspetti cittadini e nel paesaggio della campagna, definiti sia attraverso la loro descrizione reale che nella loro dimensione simbolica, i legami affettivi con i familiari e gli amici, la natura. Le strutture metriche sono molto variabili e comprendono liriche brevi, con versi liberi o anche versi tradizionali variamente intrecciati, così come liriche più lunghe, che possono giungere fino al poemetto.
La cifra costante della sua poesia, oltre alla citazione più o meno evidente di poeti come Pascoli e D’Annunzio, è la vocazione narrativa e la tendenza ad utilizzare espressioni ossimoriche; frequente anche l’attitudine interlocutoria con la quale Bertolucci si rivolge al lettore.(fonte Wikipedia)
_
collettivo culturale tuttomondo Attilio Bertolucci