cctm collettivo culturale tuttomondo Arthur Rimbaud (Francia)
La vita è la farsa che dobbiamo recitare tutti.
La vie est la farce à mener par tous.
Arthur Rimbaud
frammento da Una stagione all’inferno, Sangue cattivo, Fussi, 1949
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foto: Saul Steinberg – fair use
Arthur Rimbaud (Charleville, 20 ottobre 1854 – Marsiglia, 10 novembre 1891) è stato un poeta francese.
È il poeta che con Charles Baudelaire e Gérard de Nerval ha più contribuito alla trasformazione del linguaggio della poesia moderna. L’opera di Rimbaud comincia con versi legati per arrivare al verso libero e alla poesia in prosa. Ma ciò che in Baudelaire era enunciato con la compostezza degli alessandrini e trasparenti simbolismi, in Rimbaud diventa lirica che attinge alla libertà dell’immaginario, ai sensi, alla visione irreale. L’ordine sintattico ne risulta spezzato, il ritmo ricreato al di là della tradizione. In Rimbaud «lo sguardo poetico penetra attraverso una realtà coscientemente frantumata fin nel vuoto del mistero» scrive Hugo Friedrich … continua a leggere su Wikipedia
“Una stagione all’inferno” è il diario di una feroce lotta spirituale. È il viaggio dentro la catastrofe di un soggetto smarrito che, nella prigione dell’esistenza, avverte il richiamo di una misteriosa appartenenza. È una discesa nella notte del nostro tempo: un’epoca segnata dalla crisi della religione, della memoria e della scienza, in cui non esiste libertà senza salvezza.
“Una stagione all’inferno” è uno stato permanente di agitazione febbrile, un movimento irrequieto, un attraversamento: dalla poesia alla prosa, dalla spasmodica ricerca dell’aulico all’abbandono alle parole del mondo, dalle strade alle bettole, dalla lucidità razionale all’ubriachezza, dall’invocazione a Satana alle disquisizioni sul Cristianesimo.
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