collettivo culturale tuttomondo Antonia Campi aka Neto
Antonia Campi aka Neto (Sondrio, 1921 – Savona, 2019) è stata una designer italiana, premiata nel 2011 con il il conferimento del Compasso d’Oro alla Carriera.
Frequenta il Collegio delle Fanciulle e in seguito i corsi dell’Accademia di Brera, diplomandosi nel 1947 in scultura con il maestro Francesco Messina. Nello stesso anno è assunta come operaia dalla Società Ceramica Italiana di Laveno, dove rimarrà, ricoprendo negli anni prestigiosi incarichi, fino al 1978 … continua a leggere su Wikipedia
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Antonia Campi aka Neto (Sondrio, 1921 – Savona, 2019) was one the iconic designers of post-war Italy.
Her sensuous abstract forms seduce the eye with their seeming life and movement.
She is best known for ceramics but has also designed housewares, jewelry and even plumbing fixtures.
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opera: Antonia_Campi, Gallina Servizio da tè, 1951
courtesy MIDeC – Museo Internazionale Design Ceramico, Cerro di Laveno Mombello (VA)
Donna speciale, con una spiccata ironia, in tempi dove le artiste e designer erano poche e il loro talento creativo non considerato, da semplice operaia è riuscita a diventare direttore del museo della Ceramica di Laveno e a meritare un posto d’onore nella storia del progetto.
Riservata e schiva, ma animata da una grande determinazione, ha rinnovato il mondo della ceramica e rivoluzionato l’immagine dell’ambiente bagno con la sua visione moderna e anticipatrice delle tendenze future.
Giovanissima, Campi ha frequentato l’Accademia di Brera dove ha seguito in particolare i corsi dello scultore Francesco Messina.
Nel 1947, Campi viene assunta come operaia alla Società ceramica italiana di Laveno, ma ben presto l’allora direttore artistico Guido Andloviz riconosce le sue qualità e nel 1948 le affida la realizzazione dei pannelli ceramici per la colonia dell’azienda a Marina di Pietrasanta e la lascia libera di progettare nuove forme nel reparto artistico.
Nel 1962 è diventata direttore della Società ceramica italiana e dal 1971 ha diretto il Centro artistico unificato della stessa e della Richard-Ginori. Poi il Centro design della Pozzi-Ginori. In questo ruolo ha assunto il compito di seguire l’intera produzione dell’azienda: servizi da tè e caffè, vasi, piatti, soprammobili, sanitari e rubinetteria.
Dal 1978, dedicatasi alla libera professione, ha sperimentato materiali e tipologie di oggetti diversi, dal vetro al metallo, fino ai gioielli