cctm collettivo culturale tuttomondo Amos Oz (Israele)
Un gatto non farebbe mai amicizia con qualcuno che non è ben disposto verso di lui. I gatti non sbagliano mai sulle persone.
Amos Oz
da Michael mio, Bompiani, 1994
opera: Pierre-Auguste Renoir, La bambina e il gatto, 1887
Amos Oz, aka Amos Klausner (Gerusalemme, 1939 – Tel Aviv, 2018) è stato uno scrittore e saggista israeliano.
Partecipa attivamente al dibattito politico per una risoluzione del conflitto israeliano-palestinese, cui ha dedicato i saggi In terra di Israele (1983), Contro il fanatismo (2004) e Resta ancora tanto da dire. L’ultima lezione (2024), oltre che numerosi interventi sulla stampa internazionale. Nei suoi numerosi romanzi – il cui punto di vista privilegiato è quello delle relazioni di coppia o generazionali – riflette i conflitti aperti nella società israeliana e la difficile convivenza delle due culture, europea e araba, in una visione ironica, priva di ottimismo: Michael mio (1968), Un giusto riposo (1982), La scatola nera (1987), Conoscere una donna (1989), Lo stesso mare (1999), Vita e morte in rima (2007).
Nel 2002 ha pubblicato l’autobiografia Una storia d’amore e di tenebra. È anche autore di libri per ragazzi (Soumchi, 1978; Una pantera in cantina, 1995) e della favola D’un tratto nel folto del bosco (2005).
Pacifista militante, nel 1992 lo scrittore israeliano è stato insignito del prestigioso premio per la Pace dell’Associazione dei librai tedeschi. Nel 2007 ha ottenuto il premio Principe de Asturias per la Letteratura.
Del 2007 Non dire notte (Feltrinelli), del 2008 La vita fa rima con la morte (Feltrinelli), poi Una pace perfetta (2009 Feltrinelli), Scene dalla vita di un villaggio (2010 Feltrinelli), Il monte del Cattivo Consiglio (2011 Feltrinelli), la raccolta di racconti Tra amici (Feltrinelli 2012). Del 2013 Gli ebrei e le parole. Alle radici dell’identità ebraica scritto con la storica Fania Oz-Salzberger (Feltrinelli): si avventurano lungo le varie epoche della storia ebraica per spiegare la fondamentale relazione che esiste tra gli ebrei e le parole.
Nel 2018 per i tipi Feltrinelli è uscito Finché morte non sopraggiunga.
Postumo in Italia nel 2019 è uscito, sempre per Feltrinelli: Sulla scrittura, sull’amore, sulla colpa e altri piaceri.
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