cctm collettivo culturale tuttomondo Ambrogio Lorenzetti
Ambrogio Lorenzetti (Siena, 1290 circa – Siena, 1348) è stato un pittore italiano.
Fu uno dei maestri della scuola senese del Trecento. Fratello minore di Pietro Lorenzetti, fu attivo dal 1319 al 1348 e si distinse soprattutto per la forte componente allegorica e complessa simbologia delle sue opere mature e per la profonda umanità dei soggetti rappresentati e dei loro rapporti… continua a leggere su Wikipedia
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Ambrogio Lorenzetti (c. 1290 – 9 June 1348) was an Italian painter of the Sienese school.
He was active from approximately 1317 to 1348. He painted The Allegory of Good and Bad Government in the Sala dei Nove (Salon of Nine or Council Room) in Siena’s Palazzo Pubblico. His elder brother was the painter Pietro Lorenzetti … keep on reading Wikipedia
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opera: Ambrogio Lorenzetti, Allegoria del Cattivo Governo – Allegory of Bad Government (1338-1339) – ubicazione: parete di sinistra della Sala dei Nove, Palazzo Pubblico, Siena
Ambrogio Lorenzetti, Allegoria del Cattivo Governo
Al centro siede in trono la prosopopea della Tirannide, mostro deforme con corna e zanne.
Ai suoi piedi vediamo una capra nera simbolo del demonio e del male, in antitesi con l’icona della lupa che allatta i gemelli, che appare nell’affresco dirimpetto, l’Allegoria del Buon Governo. Nel caso della lupa allattante, l’icona oltre a essere simbolo di Siena, lo era anche della civiltà, dell’ordine, del rispetto delle regole. La capra rappresenta invece, il male, il disordine, il disprezzo per l’organizzazione pacifica statale.
In cielo, sopra il capo dell’orrenda Tirannide, volano le prosopopee dell’Avaritia (termine latino traducibile in italiano con avidità), della Superbia e della Vanagloria.
L’Avaritia ha in mano un uncino, simbolo di predazione, di furto dei beni altrui da parte dello Stato, e due borse con le aperture strette, simbolo dell’accaparramento dei beni che poi non vengono ridistribuiti per il bene comune, ma incamerati dallo Stato e resi infruttuosi.
La Superbia porta con sé una spada, simbolo di aggressione, di guerra e un giogo, simbolo di oppressione del popolo.
La Vanagloria porta uno specchio, simbolo di vanità dei governanti che invece di pensare al bene comune si auto-elogiano, e una fronda secca, simbolo sia di volubilità, di indecisione, ma anche di vana infruttuosità, di inutile orgoglio.
Accanto alla Tirannide si trovano poi la Crudeltà, che mostra un serpente ad un neonato, simbolo della perversione dei governanti che terrorizzano il proprio popolo che false notizie che alimentano la paura, per poterlo meglio angariare.
Vi è poi il Tradimento, con un agnellino con la coda di scorpione, simbolo di falsità, di doppio gioco, di ipocrisia dei governanti che si mostrano al popolo miti e benevoli ma in realtà ambiscono solo al potere e sono disposti a tutto, anche alla rovina collettiva, pur di mantenerlo.
Si continua con la prosopopea della Frode che ha le ali e i piedi artigliati, simbolo di predazione e distruzione, ma che a prima vista sembrerebbe una bella e pacifica donna.
Segue la prosopopea del Furore, bestia chimerica con testa di cinghiale, torso di uomo, corpo di cavallo e coda di cane, simbolo di ira scellerata più che bestiale, che i governanti cattivi nutrono nel proprio cuore e scatenano, per i propri interessi, senza considerare ragionevolmente quale possa essere la soluzione migliore per i popoli che governano e i beni che amministrano. Ha un pugnale appuntito in mano, simbolo di aggressività e distruzione.
La prosopopea della Divisione imbraccia una sega, simbolo appunto della divisione e discordia che i cattivi governanti producono nella società che amministrano, della creazione di contrasti e quindi di prevaricazioni e disordini tra i cittadini.
La Discordia indossa una veste a bande bianche e nere verticali per simboleggiare il sovvertimento di quello che era il Buon Governo senese, rappresentato dal simbolo della balzana con bande bianca e nera orizzontali. Il fatto che usi la sega, implica un’antitesi con la pialla, simbolo di livellazione di contrasti e asperità che era usata dalla Concordia, nell’allegoria del Buon Governo.
Infine troviamo la prosopopea della Guerra, con spada e scudo, simboli di combattimento e la veste nera, simbolo di morte e lutto.
Ai piedi della Tirannide la Giustizia, imprigionata, legata con una corda, stesa piangente per terra e con i piatti della bilancia rovesciati, simbolo dell’impossibilità di operare rettamente, simbolo dell’ingiustizia.
Accanto alla Giustizia imprigionata appaiono i cittadini che subiscono gli effetti nefasti del malgoverno e anche coloro che se ne rendono complici. (by Polisemantica)
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